mercoledì 7 ottobre 2015

ILVA: Padroni e sindacati chiedono soldi allo Stato... mentre padron RIVA ha già messo al riparo i suoi profitti

L’impero economico della famiglia Riva quello che ha e soprattutto quello che ha fatto per mettere al riparo i suoi fondi.  
(per un'analisi di classe dell'impero RIVA scarica il  dossier "RIVA IL GIGANTE CAPITALISTA DAI PIEDI D'ARGILLA" dal sito proletaricomunisti.blogspot.com)

Ilva, i soldi stanno finendo 
dai sindacati sos al ministro
dalla gazzetta del mezzogiorno

TARANTO - «Un incontro urgente in merito sia alla situazione economica e industriale che alla situazione occupazionale del gruppo Ilva in amministrazione straordinaria visto il perdurare delle difficoltà economiche che si stanno ripercuotendo sui carichi di lavoro e gli approvvigionamenti, principalmente nel sito tarantino con inevitabili ripercussioni negative su tutti gli stabilimenti del gruppo». E’ la richiesta che i segretari nazionali e coordinatori nazionali della siderurgia di Fim Cisl (Pasotti), Fiom Cgil (Rappa e Faticanti) e Uilm Uil (Ghini e Gambardella) hanno inviato al Governo e all’Ilva. Destinatari della richiesta sono il ministro dello Sviluppo, Guidi, il responsabile del settore vertenze e crisi dello stesso ministero, Castano, nonchè i tre commissari dell’Ilva, Gnudi, Carrubba e Laghi, e il direttore centrale del personale, Ranieri.

Ilva di nuovo in affanno finanziario, dunque, segnalano i sindacati metalmeccanici. E analogo rilievo aveva fatto lo scorso 24 settembre, al Consiglio generale di Confindustria, anche il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo, sottolineando i problemi pesanti che sta vivendo l’indotto. E sul problema interviene anche il segretario della Uilm di Taranto, Antonio Talò, per dire «che il Governo deve fare di più e in fretta e adesso mi sembra il momento giusto. Chiederemo un incontro urgente direttamente a Palazzo Chigi - dice Talò - per stringere sull’Ilva prima che sia troppo tardi convinti che il futuro di Taranto dipende molto da questo». 

Troppo facile accusare lo Stato di non aver scelto un management adatto. Quando poi a dare lezioni di scelte industriali è Antonio Gozzi, attuale amministratore delegato della società siderurgica Duferco e presidente di Federacciai, che è bene ricordare nel marzo scorso è stato arrestato  a Bruxelles insieme ad un suo stretto collaboratore e dirigente del gruppo (Massimo Croci n.d.r.) ed è attualmente accusato di corruzione nell’ambito di un’inchiesta su presunte tangenti pagate in Congo ad alcuni ufficiali pubblici per ottenere appalti, onestamente ci sembra un pò troppo…!
da il corrieredelgiorno.it

Nessun commento:

Posta un commento