martedì 20 ottobre 2015

La situazione attuale all'ILVA

Renzi con la legge di stabilità ha finanziato il nuovo intervento del governo per difendere l'attuale situazione e gestione della produzione, rinnovando per 4 anni gli attuali commissari

Commissari dimostratisi incapaci di gestire la fabbrica e la crisi; crisi di mercato nel quadro della più generale crisi finanziaria ed economica del sistema dei padroni del mondo; condizioni in fabbrica peggiorate, lavoro non in sicurezza e permanentemente a rischio, salari ribassati, nessuna reale ambientalizzazione, con continuità del danno alla salute degli operai e abitanti dei quartieri inquinati.
I piani di padroni e governo sono da sempre solo uno: procedere ad una “nazionalizzazione” mascherata attraverso il commissariamento per provare a ristrutturare una parte dell'Ilva per rivenderla al migliore offerente – dove “migliore” vuol dire, chi riesce a spuntare il prezzo minore per prendersi quello che può produrre profitto e scaricare tutto il resto. In questo quadro la riduzione dell'occupazione e il peggioramento selvaggio delle condizioni di lavoro sono l'unica certa prospettiva per gli operai.

Lo Slai cobas ha sempre proposto un'altra via, quella che abbiamo chiamato del “decreto operaio”,
- mettere subito in sicurezza i lavoratori, garantendogli in ogni condizione lavoro e salario integrale;
- utilizzare massicciamente gli operai dell'Ilva e dell'Indotto per l'ambientalizzazione della fabbrica, contenendo al minimo cassintegrazione e contratti di solidarietà;
- “20/25 anni all'Ilva e in siderurgia bastano” per mandare in pensione gli operai Ilva, salvaguardando la salute e risarcendoli degli anni di lavoro subiti;
- postazione ispettiva/Asl, interna alla fabbrica, per controllare quotidianamente le condizioni di lavoro e sicurezza degli operai e degli impianti, per ridurre i pericoli di infortuni;
- garantire l'emergenza sanitaria della fabbrica e della città con misure straordinarie e sistematiche di controllo della salute dei lavoratori e di intervento nei quartieri inquinati.
Ottenere questo richiedeva e richiede tuttora una lotta generale degli operai e delle masse dei quartieri inquinati che costringesse con la forza padroni e governo a mettere in atto questi obiettivi.
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Lo Slai cobas era ed è l'unica alternativa a un film di cui la fine è nota.
Slai cobas significa, autorganizzazione, sindacato nelle mani effettivamente degli operai, su una linea che difende gli interessi di classe e dentro una visione del rovesciamento dell'attuale situazione all'Ilva come in tutto il paese. Questa strada è ancora percorribile!
SLAI COBAS per il sindacato di classe-via rintone 22 Taranto  

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