venerdì 9 ottobre 2015

Per i documenti dei migranti del Bel sit superati gli ostacoli - ma la mobilitazione continua sugli altri fronti

Ieri vi è stato un incontro tra una delegazione dello Slai cobas, con rappresentanti dei migranti, accompagnata dal consigliere comunale Dante Capriulo e la funzionaria dell'Ufficio stranieri del Comune,per verificare la regolarità della procedura per l'iscrizione anagrafica dei migranti.

Il Comune sta registrando per tutti i 138 migranti la residenza del Bel sit, via mediterraneo 111.
All'inizio il Comune stava mettendo la dicitura "senza fissa dimora" perchè ancora l'Ass. Salam si rifiutava di firmare per garanzia. Poi, lo ha fatto e pertanto anche per i primi è stata messa la residenza del Bel sit.
Il Comune al momento è arrivato a registrare quasi i 3/4 dei migranti. Intanto sta inviando ai vigili di Talsano i nominativi per verificare la residenza.
Questa verifica dei vigili potrà portar via un pò di tempo, visto che ci sarebbe solo un vigile a Talsano.
Dopo i migranti potranno recarsi a gruppi al comune di talsano a avere finalmente il documento di identità.

Il consigliere Capriulo si è impegnato a concordare col dirigente del Comune di Talsano, una procedura più rapida.

Si è risolta anche un'altra questione posta dai migranti, vale a dire che chi di loro era stato all'inizio per alcuni mesi all'Hotel Roxana (e poi trasferito al Bel sit), dovesse essere iscritto all'anagrafe del comune di Pulsano. In realtà anche questi vengono iscritti a Taranto.

Quindi, un risultato raggiunto, e raggiunto con la lotta dei migranti.
Chiaramente dobbiamo seguire fino alla fine.

Resta il problema del poket money, che i migranti non ricevono da tre mesi.

Ma soprattutto ora c'è il grossissimo problema delle nuove decisioni della UE (sul rimpatrio dei "migranti economici"), che se veramente venissero attuate, i migranti del Bel sit e anche tanti altri rischierebbero di essere espulsi.
Per questo è necessaria una mobilitazione unitaria, collegata all'opposizione all'intervento dell'Italia nella guerra in Iraq, poi sarà in Libia...

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