sabato 19 dicembre 2015

Continua l'inchiesta tra le braccianti di una lavoratrice del MFPR: Ora più che mai è necessario un nuovo sciopero delle donne

Per un certo periodo ho seguito alcune braccianti agricole, da cui ho avute alcune informazioni sulle condizioni lavorative.
Il loro lavoro nelle varie aziende si svolge in un arco di tempo che và dalle 10 alle 13 ore, non ci sono pause se non quella mezzora che permette di consumare un pasto e recuperare le forze per poi ricominciare in maniera incessante il lavoro massacrante, chi nella terra, chi nei capannoni per imballare prodotti ortofrutticoli, sotto lo sguardo vigile e attento dei guardiani.
Ma non solo, il padrone usa anche lo strumento tecnologico, quindi telecamere e cartellini magnetici che misurano anche il tempo per pisciare. Spesso si fà la spola dal calore delle macchine alle celle frigorifere.
Che dire poi, dei soliti noti che approfittando del potere a loro concesso (caporali o guardiani) non perdono tempo a proporre o a passare direttamente ad abusi sessuali!
Tutto questo ha un moto di continuità, poichè non c'è la forza di ribellarsi, in quanto prevale il bisogno del lavoro.
Per quanto concerne la situazione delle immigrate, idem. Anche qui ci sono abusi e soprusi che devono subire pur fuggendo da situazioni analoghe, nella speranza di trovare una società civile, ma purtroppo così non è.

Ora più che mai è necessario un nuovo sciopero delle donne! Ben vengano tutte le lotte sociali e lavorative, ma secondo me è fondamentale sforzarci di far crescere il più possibile la consapevolezza del proprio essere donna, solo in questo modo si possono creare i presupposti per un cambiamento. Come ci dimostra la storia, oggi come ieri, le donne anche con armi alle mani, usando la loro energia e la loro determinazione sono state e sono il motore del cambiamento.

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