mercoledì 30 dicembre 2015

Una lunga e forte lotta dei lavoratori appalti comunali ha respinto il tentativo di taglio delle ore!

Ieri una lunga e combattiva giornata di lotta degli 88 lavoratori di pulizie e guardiania appalto comunale, ex dipendenti Splendor Sud e Chemipul, il cui contratto scadeva il 31 dicembre, ha impedito che la ditta subentrante, l’Europa Servizi srl, riducesse le ore di lavoro, già molto basse.
Al mattino un grosso presidio sotto la Direzione del Lavoro, con momenti accesi, aveva già respinto, sulla base della ferma indicazione dello Slai cobas, il tentativo da parte del Comune, accettato dalla Direzione del Lavoro e di fatto da Cgil e Cisl con un verbale, di rinviare il tutto a questa mattina, tra l’altro senza alcuna garanzia di certa soluzione, nè per il passaggio alla nuova ditta, dato che l’Europa Servizi si stava tirando indietro, nè per altre ipotesi che garantissero comunque la continuità lavorativa e del servizio dal 1 gennaio 2016. 
Al mattino, la situazione si è accesa quando è arrivato lo Slai cobas, che ha subito informato i lavoratori - che fino a quel momento non avevano avuto nessuna notizia dai sindacati confederali, benchè presenti da circa un'ora - del fatto che le promesse di Comune ed Europa Servizi del giorno prima erano venute meno.
Durante il presidio e gli incontri che avvenivano sopra la Direzione del Lavoro, lo Slai cobas ha ancora continuamente tenuto informati i lavoratori, che hanno visto la profonda differenza tra lo Slai cobas e Cisl e Cgil che invece rimanevano negli uffici della Dpl e anzi, tentavano di ostacolare l'azione verso i lavoratori della rappresentante dello Slai cobas. 
Questo ha portato i sindacati confederali a dover accettare, a differenza di sempre, che si tenessero incontri istituzionali unitari con la presenza dello Slai cobas.

Allorchè si è capito che la situazione si stava pericolosamente arenando, lo Slai cobas ha dato indicazione di continuare e indurire il presidio sotto la Direzione del Lavoro, che ha portato anche ad un parziale blocco del traffico. Questo ha impendito che altre proposte dei sindacati confederali, di spostare il presidio sotto il Comune, affievolissero la lotta, riducendone anche il numero dei lavoratori.
Questa forte protesta, in cui i lavoratori dello Slai cobas erano l'anima, ha costretto il Comune a venire e ad anticipare, su pressione dello Slai cobas, nel primo pomeriggio gli incontri con la ditta sudentrante - che nel frattempo aveva cambiato posizione, accettando di firmare l'appalto - e con il dirigente della DTL per il passaggio dei lavoratori.
Ma è stato soprattutto nel pomeriggio/serata che la situazione si è nuovamente e molto più accesa, di fronte al fatto che la ditta subentrante pur accettando di firmare l’appalto non intendeva assumere tutti gli 88 lavoratori, ma 86 come da un vecchio elenco, o in alternativa voleva tagliare 10 minuti di orario di lavoro a tutti i lavoratori.
Per circa 4 ore vi è stata una occupazione del Comune, ufficio patrimonio di via Plinio, con una sorta di “blocco” all’interno di tutti i soggetti che dovevano salvaguardare posti e orari di lavoro: dal vicesindaco Lonoce e ass. Cosa, al dirigente dell’Ufficio Patrimonio, dalle ditte uscenti alla ditta subentrante, al dirigente della direzione del lavoro.
“NEANCHE UN MINUTO IN MENO DI ORARIO DI LAVORO!”
"BLOCCHEREMO IL SERVIZIO!"
“NESSUN RINVIO DI SOLUZIONI! QUESTA SERA O SI RISOLVE IL PASSAGGIO DEGLI 88 LAVORATORI ALLE STESSE CONDIZIONI, O RESTIAMO TUTTA LA NOTTE AL COMUNE!” 
Hanno detto i lavoratori!
Quindi vi è stata una lunghissima e accesa trattativa con la ditta subentrante, con momenti di forte protesta e tensione da parte dei lavoratori e lavoratrici, anche nei confronti del Comune principale responsabile di questa assurda situazione degli appalti comunali, in cui i lavoratori sono costantemente a rischio di continuità lavorativa, spesso con appalti al massimo ribasso e affidamenti di pochi mesi, lavoratori e lavoratrici che devono lavorare in condizioni contrattuali vergognose – con pochissime ore e bassissimi salari – sempre in condizione di precarietà, e con le ditte che scaricano il massimo ribasso sui lavoratori.
Alla fine, erano ormai le 20, la resistenza dei lavoratori ha VINTO! L’Europa Servizi ha dovuto accettare di assumere tutti i lavoratori e alle stesse condizioni di prima. 
Quanto è accaduto ieri, se da un lato dimostra ancora una volta l’inaccettabilità della condizione dei lavoratori degli appalti comunali e della politica “tappa buchi” del Comune, dall’altro dimostra che la lotta determinata, unita dei lavoratori paga; E CHE QUESTA LOTTA RIESCE E VINCE SE E' PRESENTE LO SLAI COBAS!
Occorre nel prossimo anno una lotta comune di tutti i lavoratori degli appalti comunali – tanti altri sono in prossima scadenza.
Lo Slai cobas dice: Basta a questa miriade di appalti; chiediamo la costruzione di una ‘società mista’, di un’unica multiservizi in cui far confluire tutte le attività attualmente disperse. Questo permetterebbe una maggior tutela ai lavoratori, che uniti sono anche più forti per rivendicare difesa del lavoro, e migliori condizioni contrattuali.
PER AVVIARE QUESTA MOBILITAZIONE LO SLAI COBAS ORGANIZZA PER IL 10 GENNAIO ALLE ORE 18 UN’ASSEMBLEA APERTA, presso la sua sede, via Rintone, 22.
Slai cobas per il sindacato di classe

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