martedì 9 febbraio 2016

Il punto del processo Ilva e i nostri impegni

Il processo ilva è ripreso e ora con una serie di udienze intense si punta a concludere l’udienza preliminare entro febbraio, con gli interventi dei difensori degli imputati;
ove il calendario non bastasse, due udienze ulteriori il 26 e il 29 febbraio dovrebbero garantire la chiusura di questa fase.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe come promotore delle parti civili si aspetta che nulla cambi rispetto alla precedente udienza preliminare: deve essere confermato il rinvio a giudizio per tutti gli imputati 44 persone e 3 società; così come nulla deve cambiare nell’accettazione di tutte le parti civili presentate alla udienza preliminare.
Noi vogliamo la presentazione di nuove parti civili all’inizio del vero e proprio processo dibattimentale. Ne avevamo presentate già altre, quando il processo dibattimentale è stato sospeso e tornato indietro.
Ora quelle presentate in corte d'Assise saranno ripresentate e se altre si aggiungeranno, le presenteremo ugualmente, distribuendole tra gli avvocati che hanno assunto questo ruolo: attualmente tre del Foro di Torino, già impegnati in altri processi importanti del genere: Eternit, Thyssenkrupp, ecc, e tre del Foro di Taranto.
A nome di tutte le parti civili li ringraziamo con calore per quanto fatto e quanto faranno.
Ci aspettiamo che il processo vero e proprio cominci ad aprile  e che abbia uno svolgimento intenso.
Opereremo per una partecipazione frequente degli operai Ilva, lavoratori cimiteriali, cittadini di Tamburi, PaoloVI, parti civili alle udienze, e faremo appello a una partecipazione operaia e popolare al processo, respingendo ogni tentativo di processo ‘militarizzato e a porte chiuse’, e criticando la passività di cittadini e associazioni, così come il protagonismo essenzialmente di facciata, televisivo e finanche elettorale di personaggi e associazioni che invece poco hanno fatto in questa battaglia.
Noi pensiamo che  la partecipazione diretta e combattiva di operai e cittadini deve fare la differenza e incidere nel processo, importante per il futuro della fabbrica e della città.
All’inizio del nuovo processo dibattimentale convocheremo una assemblea-convegno, con presenza degli avvocati, e invitando quelle associazioni con cui possiamo essere d’accordo.
Un appuntamento pubblico a partecipazione operaia e popolare  per discutere e decidere insieme linea dell’azione legale e della mobilitazione comune.
Le nostre parti civili sono i danneggiati  che chiedono giustizia e risarcimenti, non hanno soldi perchè sono operai, lavoratori e poveri della città.
Ci siamo impegnati a dargli voce, protagonismo e possibilità di contare; senza di noi non avrebbero potuto farlo e questo processo sarebbe stato per addetti ai lavori.
Lo slai cobas e la Rete Nazionale per la sicurezzae la salute non sono sindacati complici, sindacati di Stato o associazioni di notabili, ma organizzazioni fatte di compagni e lavoratori che mettono quello che hanno in termini di impegno energie e soldi al servizio della battaglia.
Abbiamo chiesto agli avvocati di darci una mano e mettersi al servizio di questa giusta causa, in quello che, abbia o no risonanza nazionale e finora ne ha avuta poca, è un processo storico e il più importante processo del genere che ci sia mai stato nel nostro paese e non solo.
L’intensità delle udienze richiederà una presenza degli avvocati, che per quelli del foro di Torino è complessa, faticosa e onerosa e fatta finora a titolo assolutamente gratuito, come da accordo.
E’ giusto quindi ora raccogliere un fondo almeno per i viaggi, tra le parti civili ma non solo, anche tra tutti coloro che sostengono questa battaglia.
Tutti dobbiamo essere consapevoli che questa non è una causa normale condotta con mezzi normali, ma un processo condotto con una linea, una unità e partecipazione di avvocati e lavoratori, cittadini, per condurre una ‘guerra’ che è di classe, sociale, morale e civile, e per contribuire alla lotta generale per abolire le cause che hanno prodotto questa ‘causa’: il sistema al servizio del capitale e i padroni che per il profitto hanno provocato morte e distruzione; una lotta per una società in cui si affermi il primato della vita degli operai e delle popolazioni sulla produzione per il profitto, contro lo sfruttamento di lavoratori e dell'ambiente.  
Slai cobas per il sindacato di classe – Taranto
Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio
9 febbraio 2016
info

Nessun commento:

Posta un commento