venerdì 19 febbraio 2016

Ma con la sovrapproduzione mondiale di acciaio che succederà all'Ilva? "Lacrime e sangue" - dicono gli stessi giornali dei padroni

(da Sole 24 Ore) - "La sovrapproduzione mondiale di acciaio inevitabilmente impatterà sul processo di cessione del colosso con sede a Taranto e propaggini importanti a Genova e Novi Ligure.
Nella migliore delle ipotesi, chi comprerà (in gara si presentata anche la cinese P&C) varerà un piano industriale che si adatti al contesto congiunturale poco favorevole, quindi con una prevedibile riduzione sia della produzione sia, di conseguenza, del numero di lavoratori occupati. Già questa promette di essere una soluzione "lacrime e sangue". Ma non è neppure la peggiore. A seconda di chi ci metterà le mani sopra, infatti, l'Ilva corre anche il serio pericolo di essere rasa al suolo, secondo una dinamica tipica di certe multinazionali, che comprano un concorrente e poi lo eliminano, per liberare il loro stesso mercato da una presenza ingombrante...".
 

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