martedì 8 marzo 2016

Oggi il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario ha chiamato le lavoratrici, le disoccupate all'unità delle donne, alla marcia in più nelle lotta, al legame con tutte le donne che combattono nel mondo!

Il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario che ha lanciato e lavorato a livello nazionale per lo "Sciopero delle donne", nella mattinata di oggi, nello sciopero delle lavoratrici, precarie degli appalti comunali e delle pulizie nelle scuole, e nel presidio, corteo che ne sono seguiti, ha portato l'informazione e il senso della battaglia generale, nazionale delle donne in questa giornata dell'8 marzo.
Lo Sciopero delle donne è l'arma in questo 8 marzo per imporre i bisogni delle donne, il loro punto di vista, la necessità che tutta la vita deve cambiare!

Oggi si è visto concretamente quanto sia importante è costituisca una forza, l'unità delle donne, e in particolare delle lavoratrici, divise nei vari servizi e appalti, ma che subiscono uguali condizioni di peggioramento attacco ai diritti, alla dignità, delle disoccupate. Le donne proletarie quando lottano e si uniscono portano una marcia in più; perchè hanno sulle loro spalle, sulla loro vita non solo i problemi della difficiltà di vivere in questo sistema sociale capitalista, non solo i pesanti problemi del lavoro, dello sfruttamento, ma tante forme di oppressione pratica e ideologica, sempre più sono strettamente legati aumento delle discriminazioni e peggioramento della condizione di lavoro e di vita e aumento dell'oppressione familiare, della violenza sessuale, fino ai femminicidi. Ma proprio per tutto questo, le donne portano una maggiore carica di ribellione.

L'Mfpr ha portato il vero significato di lotta di questa data che ha le sue radici nelle operaie sfruttate, in sciopero e uccise dai padroni delle fabbriche, e che è nata nel movimento comunista internazionale che, con Clara Zetkin, decise nei primi del 900 di adottare l'8 marzo come giornata internazionale delle donne.

L'Mfpr ha chiamato all'unità di tutte le donne in lotta a livello internazionale. 
Oggi le lavoratrici, le disoccupate hanno salutato con un sincero e commosso applauso quelle donne - dall'India al Kurdistan, ecc. - che combattono, anche per noi, nelle guerre popolari, e ricordato le donne che per questa lotta brutalmente torturate e uccise. Abbiamo, per questo, dedicato l'8 marzo alla compagna Shruthi dell'India, brutalmente torturata e uccisa da uno Stato in cui è in atto una carneficina delle donne, stupri di massa verso le donne e le bambine. Ma in cui le donne rispondono scendendo a centinaia di migliaia in piazza e soprattutto combattendo nella guerra popolare in prima fila contro lo Stato e il governo del fascista Modi, ma anche contro le concezioni feudalesime e patriarcali, facendo una doppia rivoluzione. Queste sono un esempio per la nostra lotta.

Un 8 marzo in cui le donne proletarie si sono ripresi il loro 8 marzo, contro i padroni, il governo, i loro mass media e anche contro le donne della borghesia.

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