giovedì 31 marzo 2016

Ultime notizie per i lavoratori del Verde

Poco fa abbiamo saputo dalla Coop. L'Ancora, che aveva da poco terminato un incontro all'Amiu con il Comune, che la soluzione che il Comune avrebbe per salvaguardare la continuità lavoratova dei 75 lavoratori fino ad ora impiegati prevalentemente nel "verde" è:
DA DOMANI:
- 21 lavoratori rimarrebbero alla Coop. L'Ancora, impegnati nelle spiagge;
- tutti gli altri, 54, verrebbero presi dalla ditta (pare 2° classificata) che continuerebbe il serivizio del Verde.

Sempre in mattinata ci sarebbero stati contatti del Comune con la Direzione del Lavoro, affinchè sia effettivamente possibile questa inizio di assunzione da domani.

Chiaramente, diciamo noi, occorre che i lavoratori non "mollino la guardia" finchè tutto sia definito.

Detto questo, non si può certo essere soddisfatti.
Siamo ancora una volta, infatti, a mettere le "toppe", all'ultimo momento ad una situazione che invece dovrebbe essere affrontata e stabilizzata seriamente, soprattutto per i lavoratori, ma anche per la garanzia del servizio.
Questa assunzione è per solo due mesi! Nel frattempo il Comune o Amiu dovrebbe fare una gara vera e propria - ma già con i tempi non ci siamo!
I lavoratori devono stare permanentemente preoccupati di perdere pure questo misero lavoro, e stare ogni volta a rischio.
La logica vorrebbe che verde e spiagge venissero fatte tutto l'anno, invece siamo all'appalto a pezzettini!

Lo Slai cobas per il sindacato di classe ha già detto, e lo ribadirà nel prossimo consiglio comunale, che la soluzione deve essere tutt'altra:

- No agli appalti al massimo ribasso - separare il costo del lavoro e della sicurezza dall'importo generale, affinchè i ribassi delle ditte non incidano sul costo del lavoro;   
- Passaggi automatici nei cambi di appalto di tutti i lavoratori, senza peggioramenti delle condizioni di lavoro;
- MA SOPRATTUTTO: contro la frammentazione dei servizi e dei lavoratori che aumenta la precarietà, unificazione dei servizi in una Multiservizi/società mista: privati/pubblico;
- orari di lavoro non inferiori a 30 settimanali.

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