lunedì 4 aprile 2016

70 operai della Tecnomessapia, appalto Alenia, rischiano il lavoro - MA QUI GLI OPERAI NON SONO INNOCENTI...

Nella primavera scorsa, dopo che si era riusciti a respingere il primo annuncio di licenziamenti, un gruppo di operai della Tecnomessapia si organizzò nello slai cobas. Ma dopo pochi mesi si sottomisero alle pesanti minacce dell'azienda e tornarono sotto la "cappella" del padrone. Pesarono, insieme alla paura, anche legami familiari, clientelari tra alcuni lavoratori e ditta. 
Pensavano di salvaguardare in questa maniera il loro posto di lavoro. 
SI ILLUDEVANO!

Ora la Tecnomessapia, e l'Alenia, che chiaramente da "bravi padroni" pensano solo ai loro interessi torna a parlare di licenziamenti. 
E gli operai sono più deboli e più ricattabili. 

QUANDO GLI OPERAI NON ALZANO LA TESTA, PRIMA O POI SONO I PADRONI CHE GLIELA FANNO PESANTEMENTE ABBASSARE!

Riportiamo la denuncia fatta nel luglio 2015 dallo Slai cobas per il sindacato di classe.

Lo Slai cobas per il sindacato di classe sporge denuncia-querela nei confronti di ANTELMI ANGELO proprietario della Ditta Tecnomessapia srl per aver costretto sotto minaccia di licenziamento o di non rinnovo del contratto i lavoratori dipendenti, operanti presso il cantiere Alenia Aermecchi di Grottaglie, a cancellare la loro iscrizione allo Slai cobas sc,
nonché verso altri lavoratori a non partecipare alle assemblee sindacali.
In particolare.
In data 27 marzo 2015 un gruppo di lavoratori dipendenti della Tecnomessapia srl si iscrive allo Slai cobas per il sindacato di classe; in data 14 aprile 2015 lo Slai cobas sc su richiesta degli stessi lavoratori indice un'assemblea nel cantiere della citata azienda in Alenia Grottaglie.
L'assemblea si svolge regolarmente, ma, a differenza delle attese degli stessi lavoratori, altri dipendenti della Tecnomessapia che avrebbero voluto partecipare non vengono.
I lavoratori slai cobas comunicano che prima dell'assemblea il citato Angelo Antelmi aveva fatto delle minacce ai lavoratori circa la non continuità del rapporto di lavoro dopo il 30 giugno (data termine appalto, successivamente prorogato) se restavano nello slai cobas sc o partecipavano all'assemblea.
Inoltre, si aggiunge che vengono fatte affermazioni diffamatorie sullo Slai cobas e la sua presenza in azienda, e in particolare si afferma che lo Slai cobas sc farebbe chiudere le aziende...
Tutto questo era avallato anche dal rappresentante interno della Fiom.
Tali minacce nei giorni successivi all'assemblea, ai primi di maggio 2015, ottengono purtroppo il loro effetto: il 4 maggio 2015, quasi tutti i lavoratori iscritti vanno via dallo Slai cobas.
Lo Slai cobas invia nei giorni successivi una lettera all'azienda e ad Antelmi Angelo chiedendo un incontro urgente per porre il confronto lungo i binari di normali relazioni sindacali, come avviene in altre ditte dell'appalto Alenia.
Nei giorni successivi l'avvocatessa della Tecnomessapia, a nome della ditta, comunica telefonicamente le scuse dell'azienda e di Antelmi Angelo, ammettendo il comportamento antisindacale dei suoi rappresentati e affermando la disponibilità all'incontro dallo slai cobas sc proposto. Ma di fatto questo incontro non si terrà mai con l'azienda.

In data 6 luglio 2015, si tiene una nuova assemblea in Alenia, essendo emerso un problema di trasferimento di 40 lavoratori. Molti lavoratori, pur non iscritti allo Slai cobas, fanno sapere di voler partecipare all'assemblea. Ma all'ora di inizio, il nostro iscritto comunica che Antelmi Angelo andato sul cantiere stava dicendo agli altri lavoratori di non partecipare, con minacce circa la loro permanenza in azienda e dice anche ai lavoratori di iscriversi ai sindacati confederali, e in particolare alla Fiom...

Infine, si pone all'attenzione un altro aspetto... durante le recenti elezioni regionali, in cui era candidato il figlio di Angelo Antelmi, Pietro, questi ha fatto una pressante campagna verso i lavoratori perchè votassero il figlio e comunque non facessero in quel periodo alcuna attività sindacale... si riporta su questo uno stralcio di un articolo apparso su “Il fatto Quotidiano” del 20 maggio 2015 e confermato dai lavoratori:
Te lo sto dicendo in presenza di tutta questa piazza, tu a giugno lavorerai in Tecnomessapia”. Pietro Antelmi lo afferma direttamente durante un comizio pubblico a Ceglie Messapica, rivolgendosi a un padre di famiglia disoccupato intervenuto sul palco. Lui, Antelmi, è il proprietario della ditta in questione, ma soprattutto si è candidato al consiglio regionale della Puglia nella lista Oltre di Raffaele Fitto..."

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