martedì 5 aprile 2016

Scrive un ex dipendente della Tecnomessapia che conferma la nostra denuncia e aggiunge altro... che sicuramente vogliamo approfondire con l'aiuto degli operai che non si fanno ricattare

Chi vi scrive è un ormai ex dipendente della ditta Tecnomessapia s.r.l. Non mi dilungo nella presentazione di tale azienda visto che, a quanto mi risulta, dovrebbe essere a voi ben nota. Vi spiego, invece, in breve quel che è realmente accaduto a noi “epurati” del 31 marzo. Parola forte, sicuramente. Ma tale è la realtà dei fatti. Dopo le elezioni regionali dello scorso giugno 2015, furono assunti, nonostante fossimo tutti a conoscenza della ormai prossima intenzione di Finmeccanica di internalizzare e abbattere così i costi derivati dalla manodopera esterna, all’incirca una sessantina di unità. Unica motivazione plausibile sembrò gratificare con posti di lavoro chi aveva sostenuto, in campagna elettorale, un membro della proprietà di Tecnomessapia s.r.l., candidatosi alle suddette elezioni. Fino a qui “soldi loro, problemi loro” verrebbe da dire. E invece no. Tralasciando la professionalità nulla di alcuni, i problemi iniziarono proprio in quell’occasione. Gente che passeggiava, assenteismo, imperizia nelle lavorazioni, non facevano altro che incrementare l’impressione, da parte della dirigenza Alenia, di una necessità di tagliare le maestranze in Tecnomessapia. E come dare torto. Se venti a squadra lavorano e altri e venti bighellonano, vuol dire che venti operatori a turno sono sufficienti. 
Arriva dicembre 2015, periodo di rinnovi contrattuali. Da subito l’anomalia. Se in passato Tecnomessapia aveva sempre prolungato tutti i contratti con stessa scadenza (tre o sei mesi a tutti, salvo qualche indeterminato), i rinnovi vennero effettuati con due scadenze: Marzo 2016, dicembre 2016. Apparentemente senza motivazione, visto che, assunti in settembre 2014, si videro un ulteriore prolungamento trimestrale mentre parecchi neoassunti uno con scadenza annuale. Ed eccoci al nodo. Arriva marzo. Si sente una tensione esagerata, voci su voci. I capisquadra iniziano a temere. Hanno paura di perdere operatori anziani e validi e restare con i sopra elencati individui. Chiedono, col placet Alenia, di poter designare chi tra i 77 in scadenza (e quindi in esubero) per merito fosse utile alla continuità produttiva. Quindi tutto bene, la meritocrazia per una volta trionfa. No. Ultimo giorno utile, quel elenco sparisce. O meglio, cambiano i designati. Ovviamente tutti neo-assunti e curiosamente vicini ad elementi di Fiom, versante Alenia. Sicuramente una mia illazione, data dal caso. Ma tant'è. 
Arrivo al punto del perché della mia mail. Non sono mai stato tesserato e, sinceramente, credo che il sindacato sia un altro modo di esercitare potere e pressioni a favore dei soliti noti. Vedere questo non che può che convincermi di quanto penso. Mentre cercavo in rete notizie (ovviamente tutto tace tranne un breve e inesatto comunicato FIM) mi sono imbattuto in un articolo di denuncia vostro. Forse siete gli unici che potrebbero avere  voglia e coraggio di indagare e chiedere chiarimenti su tante coincidenze riguardanti i rapporti tra FIOM e Tecnomessapia s.r.l., talmente strane da sembrare sospette. Qualora vogliate approfondire la faccenda e necessitiate di  ulteriori chiarimenti, resto a disposizione.
Un ex dipendente Tecnomessapia s.r.l.

Nessun commento:

Posta un commento