martedì 31 maggio 2016

L'opposizione all'esproprio dei Riva di fatto smaschera anche lo Stato italiano, che ha permesso quelle emissioni mortali...

Ilva, Riva all’Ue: “Perizie del gip di Taranto inattendibili”
I legali di Riva Fire nel contestare verso la Direzione Generale della Concorrenza UE l'esproprio dell'Ilva, perchè non avrebbero “attendibilità scientifica” e “probatoria” assunte dal Gip di Taranto, “senza contraddittorio", perchè vi sarebbero dati sull’inquinamento “aggregati” mentre sull’area insistono oltre all’Ilva “il petrolchimico di Eni” e Cementir, scrive inoltre:
"...la perizia epidemiologica «formula stime di malattie e di decessi applicando un valore delle emissioni diverso da quello previsto dalla legge in vigore in Italia e pari a 40 micro-g/m3» usando il «valore obiettivo auspicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2006 pari a 20 micro-g/m3». Al 2016 – si legge nella memoria – «l’Italia – come la grande maggioranza dei Paesi europei –non ha recepito tale indicazione lasciando a 40 microgrammi per metro cubo la media annuale dei Pm10 in atmosfera».

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