giovedì 8 settembre 2016

Elezioni Rsu all'Ilva non sono affatto un atto democratico

L’USB di Taranto ha inviato alla direzione dell’ILVA tutta la procedura per il rinnovo delle elezioni dei delegati RSU, tre mesi prima della scadenza naturale.

OK. Ma Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto non deve dire falsità ai lavoratori.


Le Rsu più di prima, con il nuovo regolamento delle Rsu sottoscritto a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil e confindustria, non contano assolutamente niente all'Ilva (come peraltro nella maggior parte delle aziende), non hanno poteri effettivi sulle cose che contano; al massimo intervengono su piccole questioni di reparto, ma sulle grandi questioni, quelle vere (esuberi, contratti di solidarietà, stipendi, sicurezza), sono le segreterie sindacali che vengono convocate e fanno gli incontri con l'azienda o con le Istituzioni, e al massimo una rappresentanza delle Rsu fa da pietosa tappezzeria a questi incontri, non certo per contare qualcosa ma per far vedere che le loro segreterie sono "democratiche".

Quindi è totalmente fuori luogo ed è prendere in giro i lavoratori far credere come fa l'Usb che queste elezioni siano addirittura più democratiche e che i lavoratori possano effettivamente contare. Rizzo scrive: "in queste elezioni finalmente tutto sarà proporzionale al numero dei voti, in quanto ai federali non spetterà più la quota di garanzia. Un atto democratico dovuto. I lavoratori avranno i loro rappresentanti, così come hanno scelto”.

Certo, il numero dei delegati saranno in proporzione ai voti ottenuti, ma Rizzo nasconde che le segreterie sindacali hanno rinunciato ad un terzo dei posti, perchè con le nuove regole hanno il pieno controllo delle Rsu - altro che un terzo! Controllano il 100%! Perchè i delegati non possono andare contro gli accordi raggiunti dalle segreterie, non possono fare azioni sindacali, indire scioperi contro accordi sottoscritti, e se lo facessero incorrerebbero in sanzioni.
Il nuovo regolamento rende totalmente incatenate le Rsu alle segreterie sindacali e impotenti nei confronti dell'azienda.
E L'USB NAZIONALE QUESTO PATTO SCELLERATO E CONTRO I DIRITTI, LA DEMOCRAZIA DEI LAVORATORI HANNO ACCETTATO DI FIRMARE!

Ma c'è un altro fatto. All'Ilva la buona riuscita nelle scorse elezioni dell'Usb, con 12 delegati, aveva fatto sperare agli operai che si vedesse aria nuova.
Niente affatto! Anche i delegati Usb si sono subito allineati all'andazzo. Qualcuno ha cercato almeno di essere un riferimento degli operai nel reparto, ma ciò che poi ha contato effettivamente sono stati gli accordi che Rizzo ha firmato con l'azienda e con i sindacati confederali per fermare gli scioperi accettando il ricatto dell'Ilva sul "pericolo" degli impianti; è stato l'indicazione di Rizzo agli operai in protesta dell'Afo2 di tornare a lavorare anche se non erano stati eliminati i gravi problemi di sicurezza che avevano portato alla morte di Morricella (come anche nei giorni scorsi si è dimostrato con la denuncia dei Liberi e pensanti); sono stati i cortei con confindustria, dopo aver strillato "noi no!", ecc. ecc.
Cosa hanno fatto le Rsu dell'Usb in questi 3 anni? Denunce, ma andare controtendenza all'andazzo, fare dei fatti (come ora su mancanza di tute e caschi in cui i delegati possono e devono assumersi la responsabilità di fermare i lavori), NO.

Torneremo sulla questione Rsu. Ma prima di tutto non diciamo agli operai fesserie!

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