sabato 22 ottobre 2016

Resoconto giornata di lotta 21 ottobre - CEMENTIR

II
La giornata di lotta di ieri ha visto un vero sciopero di 24 ore alla Cementir, come risposta al fallimento della trattativa nazionale a Roma tra azienda e sindacati confederali. Lo sciopero anche oggi è stato unitario di tutte le OO.SS. presenti in fabbrica, compreso lo Slai cobas sc.
Lo Slai cobas sc aveva già previsto questa situazione in occasione dello sciopero e presidio/incontro in Prefettura della scorsa settimana, e alla fine dell'incontro aveva già dato ai lavoratori l'indicazione di un presidio in piazza Castello per coinvolgere il Comune a loro fianco, e alla Prefettura per verificare se gli impegni da essa assunti fossero stati mantenuti.
Gli operai si sono presentati in massa in piazza Castello, una volta bloccata la fabbrica.
Qui i rappresentanti sindacali confederali hanno avuto un frettoloso incontro col Sindaco
che ha assunto l'impegno di affiancarli nella vertenza, con lettere e solleciti.
Lo Slai cobas sc prende atto di questo impegno ma ha chiesto qualcosa di più, con interessamento degli assessori al lavoro e all'ambiente, perchè noi vogliamo che il Comune realizzi una mobilitazione effettiva attraverso un consiglio comunale monotematico in novembre che faccia sentire forte e chiara l'intenzione della massima assise della città sul fatto che gli esuberi alla Cementir in qualsiasi forma non devono passare e che la Cementir che ha fatto profitti e sfruttato il territorio, inquinandolo, non può ora mandare a casa i lavoratori, con la pretesa peraltro di mantenere sia la concessione al porto sia in piedi il sito con poche persone.
L'andata alla prefettura non c'è più stata perchè il Prefetto ha fatto i suoi passi e la Regione ha già convocato per il 26/10 un incontro a Bari con i vertici aziendali, l'Autorità portuale e i sindacati. A questo proposito lo Slai cobas sc, che aveva già chiesto questo incontro alla Regione, pretende che i rappresentanti dei lavoratori Slai cobas sc della Cementir partecipino a questo incontro.

Successivamente i coordinatori dello Slai cobas sc hanno incontrato i lavoratori al presidio alla fabbrica. Qui, oltre che informato della propria azione verso il Comune, hanno espresso chiaramente la propria opinione: noi vogliamo che nessun esubero passi alla Cementir in nessuna forma, non vogliamo nessun ammortizzatore sociale senza un piano industriale che preveda l'occupazione di tutti gli attuali operai.
Siamo perchè questo venga posto con chiarezza nella trattativa nazionale, a cui lo Slai cobas sc non partecipa. Ma pensiamo che la Cementir nei numeri e nelle intenzioni stia penalizzando soprattutto il sito di Taranto, e per questo che, al di là del Tavolo nazionale, noi diciamo che la Cementir non può e non deve mettere in esubero nessun operaio; pensiamo che gli accordi sottoscritti con la Cementir negli anni precedenti non hanno garantito i lavoratori e che ora questa garanzia ci deve essere. Su questo chiediamo che Governo e Regione assumano precisi impegni.
Noi non vogliamo che la Cementir faccia la fine di tutte le altre aziende che su questo territorio stanno chiudendo e cuocendo a fuoco lento i lavoratori. In questa azienda ci sono i Cobas e i Cobas opporranno una decisa resistenza, con tutte le forme necessarie, a fare della Cementir un nuovo “vuoto a perdere”.
Al presidio è stato detto che per questo i Tavoli sono naturalmente necessari, ma è la lotta dei lavoratori l'aspetto decisivo, e che ogni altra soluzione è un'illusione.
L'unità è necessaria con tutti i lavoratori e le OO.SS. Presenti, ma solo se essa resta al servizio di questi obiettivi.

E' stato affrontato coi lavoratori anche il problema, presente e futuro della bonifica. Perchè alla Cementir c'è già da tempo un problema di bonifica, che si aggraverebbe peraltro nel caso i piani aziendali andassero avanti. Per questo abbiamo sollecitato la Commissaria delle bonifiche ad esprimersi e ad impegnarsi. E qui va sciolto un equivoco. La Cementir nelle parole di un suo responsabile a Taranto ci ha detto che il futuro della fabbrica è legato all'esito della situazione all'Ilva. Ma, allora, perchè la Cementir non è inserita nei decreti e nell'azione che riguardano l'Ilva e l'area di Taranto in materia di bonifiche?
Noi ci auguriamo che il 26 si apra un vero spiraglio e la trattativa, finora senza risultati, cambi registro.
I rappresentanti dello Slai cobas sc in fabbrica nelle assemblee dei lavoratori sosterranno le proposte che lo Slai cobas ha enunciato.

Nessun commento:

Posta un commento