martedì 14 febbraio 2017

Lavoratori de L'Ancora in liquidazione: NO a cassintegrazione, NO ad esuberi alla Pasquinelli!

Domani mattina presso la Provincia è stato convocato un Tavolo per i lavoratori occupati negli appalti comunali/Amiu/Amat dell'ex Ancora. All'inizio doveva avere come OdG solo la procedura di licenziamento e doveva essere presente solo il Commissario liquidatore, successivamente, su esplicita richiesta dello Slai cobas sc, sono stati convocato anche il Comune, Amiu e Amat, perchè o è un tavolo che serve a garantire la continuità occupazionale o lo rigettiamo!
Lo Slai cobas ha già avvertito:
- nessun posto di lavoro deve essere perso
- nessuna giornata di lavoro deve essere persa
- nessun servizio deve essere perso.

Per questo diciamo a tutte le parti che i lavoratori non accetteranno soluzioni che vogliono solo temporaneamente tamponare la situzione ma senza le garanzie richieste.
I servizi in cui i lavoratori operano sono necessari alla città, per cui devono continuare e non sono giustificati periodi di cassintegrazione.
I corsi di formazione sarebbero una presa in giro, che servirebbero solo agli Enti a prendere tempo. D'altra parte vi sono lavoratori che hanno già fatto corsi - i lavoratori addetti alla selezione della differenziata - e quindi non possono andare indietro.
Ma soprattutto non accetteremo alcun ridimensionamento dell'organico, in nessun servizio, nè soluzioni pasticciate di occupazioni temporanee, che sprecherebbero anche la professionalità acquisita nel lavoro. Questo vale a maggior ragione per i lavoratori della pasquinelli dove piuttosto vi deve essere in futuro un aumento dei lavoratori, se si fa la raccolta differenziata ai Tambuti, Paolo VI e quindi in tutta la città, cosa che richiede anche un'attività 24 ore su 24 a ciclo continuo.
Dichiarare invece ridimensionamento al personale, significa di fatto da parte del Comune e Amiu dichiarare che non vogliono fare la raccolta differenziata nei quartieri - Ma questo è  violazione della legge e un danno alla città sia ambientale che economico.

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