giovedì 20 aprile 2017

Va avanti la lotta dei migranti di Paolo VI per il documento di identità, mentre si prepara la partecipazione alla manifestazione nazionale del 24 a Foggia


Oggi dalle 10 c’è stata una manifestazione con presidio davanti la Prefettura dei dei Migranti Autorganizzati dello Slai Cobas per il sindacato di Classe.

Da mesi i migranti assegnati all’associazione “Noi e Voi” di don F. Mitidieri nella “Casa Capanna” di Paolo VI lottano per ottenere l’iscrizione ai registri anagrafici del Comune e la conseguente emissione di carta di Identità. Oltre che per migliori condizioni di accoglienza e, nelle ultime settimane, la mancata ricezione del pocket money.
Intorno alle 11 una delegazione è stata ricevuta e ha avuto un breve colloquio con funzionaria delle Prefettura, Dr.ssa Pricolo, che svolge temporaneamente funzioni di vice prefetto in attesa della nomina del nuovo.
Sul problema dei documenti di identità la dirigente ha riferito che la “Noi e Voi” avrebbe finalmente chiarito la situazione: non hanno finora provveduto a fare richiesta di iscrizione perché in procinto di trasferire il Centro in altra sede e volevano evitare di dover fare richiesta di variazione di indirizzo pochi giorni dopo.
La convenzione è scaduta a dicembre e, prima del rinnovo, non si poteva perfezionare il trasferimento. Oggi è iniziata la procedura di “apertura delle buste” per il rinnovo delle stesse convenzioni e, una volta completata, potrà essere effettuato il trasloco e subito si avvierà la richiesta di iscrizione anagrafica.
Circa il problema del pocket money, ci sono ritardi nei pagamenti dal Ministero alle Associazioni e alcune, a corto di liquidità non hanno possibilità di pagarlo regolarmente, la Prefettura è al corrente del problema e sta cercando una soluzione.

La notizia del prossimo trasferimento, si spera in una struttura più confacente, segna un piccolo passo in avanti, anche se resta un mistero il perché da dicembre a oggi, la “Noi e Voi” non ha voluto dare alcuna spiegazione, né a noi, né alla stessa Prefettura, per quanto ci è dato di sapere nei ripetuti incontri avuto sulla questione, né tanto meno ai migranti, alimentando diffidenza e preoccupazioni dei migranti in lotta.
Comunque sia, per perfezionare il rinnovo della concessione e il trasferimento ad altra sede occorreranno almeno una decina di giorni e i migranti autorganizzati restano in agitazione e torneranno a chiederne conto alla prefettura già la prossima settimana con una nuova iniziativa di lotta.

Al termine dell’incontro, i migranti hanno tenuto un’assemblea in strada, dove hanno deciso che una delegazione parteciperà corteo nazionale contro sgomberi, repressione e deportazioni.

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