L’ennesima udienza fiume del processo ‘Ambiente svenduto’ per il presunto disastro ambientale provocato dall’Ilva, si è conclusa poco fa. Metà giornata è stata infatti dedicata ancora una volta alle eccezioni, quasi tutte rigettate, presentate dai legali degli imputati (44 persone fisiche e la società Partecipazioni industriali, la ex holding di famiglia Riva FIRE). La Corte d’Assise di Taranto, presieduta dal giudice Michele Petrangelo, ha solo concesso ai legali difensivi qualche teste in più da inserire nella lista della difesa. Dopo di che è finalmente iniziato l’ascolto dei testimoni, direttamente o tramite l’acquisizione di verbali, a cominciare dagli allevatori – sette in tutto – che subirono l’abbattimento delle greggi contaminate dalla diossina. Tra questi, Vincenzo Fornaro, che ha poi riconvertito la sua azienda con la produzione di canapa ed è attualmente uno dei 10 candidati a sindaco alle elezioni comunali del prossimo 11 giugno a Taranto, per il movimento Taranto Respira. oggi invece, dovrebbero testimoniare altri tre allevatori ed il presidente di Peacelink Taranto Alessandro Marescotti, che presentò diversi esposti contro l’Ilva ed è tra le parti civili.