La concretezza dell’impegno che i Governi Renzi e Gentiloni hanno assunto per favorire il rilancio della provincia ionica, trova la sua espressione più evidente nei finanziamenti stanziati con il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), destinati alle aree comprese fra i comuni di Taranto, Statte, Massafra, Crispiano e Montemesola. Una copertura finanziaria che ammonta a € 882.231.277 (incrementata di € 18.425.787 a marzo 2017, rispetto alla somma di € 863.805.490 stanziata al dicembre 2015) e che registra una spesa già realizzata pari a poco meno di 183milioni di euro. E’ quanto sostiene, con una nota, il parlamentare tarantino del Pd, Ludovico Vico, che fa il punto della situazione.
«Per comprendere al meglio la portata del Cis – spiega – è necessario conoscere nello specifico come i finanziamenti sono stati suddivisi per i diversi settori di intervento e qual è il quadro di attuazione del piano, in veloce fase di esecuzione».
Nella ripartizione dei fondi Cis, € 416.643.730 sono destinati a Infrastrutture portuali e trasporti, con una spesa già realizzata pari a € 155.247.355; a Sanità e Ambiente sono riservati € 319.250.759, con una spesa già realizzata di € 15.064.147; € 109.143.788 sono indirizzati alla Rigenerazione urbana, Edilizia scolastica e Beni culturali, con una spesa già realizzata pari a €12.283.583; alla Riqualificazione e all’adeguamento impianti produttivi dell’Arsenale Militare sono, invece, destinati € 37.193.000, con una spesa già realizzata pari a €19.285.
CIS Taranto – stato di attuazione primo trimestre 2017
Otto gli interveti finora conclusi, finanziati con una copertura di € 15.308.425: si tratta della riqualificazione e l’adeguamento termico impiantistico di cinque scuole ubicate nel quartiere Tamburi – la scuola “Deledda”, la scuola “De Carolis”, la scuola “Gabelli”, la scuola “Giusti” e la scuola “Vico”- ; il restauro dell’ex Convento Sant’Antonio, il restauro e la valorizzazione del compendio di Santa Maria della Giustizia e la bonifica delle aree a verde delle scuole “Deledda”, “De Carolis” e “D’Aquino”.
Nove, invece, gli interventi in corso di realizzazione, con una copertura finanziaria pari a € 464.790.784, di cui già spesi a marzo 2017 € 162.070.955. Parliamo della riqualificazione del molo polisettoriale del Porto di Taranto; dell’intervento di dragaggio di un sedimento dell’area Polisettoriale; della piastra logistica integrata del Porto; del collegamento ferroviario del complesso portuale con la rete nazionale (intervento in fase di affidamento lavori); della bonifica, dell’ambientalizzazione e della riqualificazione del I seno del Mar Piccolo; della bonifica della Foresta Urbana nel quartiere Tamburi; del recupero infrastrutturale e dell’adeguamento impianti dell’arsenale Militare. Ed ancora dell’investimento per le azioni di sistema a supporto del raggiungimento degli obiettivi del Cis e per le azioni di accelerazione a supporto dello stesso .
In corso di progettazione sei interventi finanziati con € 297.073.759 dei fondi Cis. Si tratta della messa in sicurezza e della bonifica dei terreni e della falda dell’area industriale di Statte; della messa in sicurezza e la gestione dei rifiuti radioattivi in deposito nell’area ex Cemerad di Statte (di fatto già avviata il 16 maggio 2017); della bonifica delle aree non pavimentate del cimitero di Taranto; della piattaforma per un sistema integrato di riqualificazione dell’area vasta di crisi ambientale; della riqualificazione del tratto di ponente del modo polisettoriale; e della realizzazione del nuovo ospedale “San Cataldo” di Taranto (per il quale è previsto un investimento di € 207.500.000).
In fine, sono dieci gli interventi in corso di programmazione, finanziati con € 105.058.308 sul totale dei fondi Cis e che verranno utilizzati: per il completamento del progetto per l’utilizzo industriale delle acque reflue di Taranto per uso potabile e irriguo; per il progetto di completamento del Centro di educazione ambientale; per la riqualificazione della casa comunale di Statte; per la Foresta Urbana del quartiere Tamburi; per la costruzione di 154 alloggi ERP (housing sociale);per l’intervento di recupero di Palazzo Carducci, di Palazzo Troilo e dell’edificio in via Garibaldi; per edilizia residenziale; e per la rigenerazione urbana del quartiere Tamburi.
«L’impegno che in questi anni il Governo ha profuso per Taranto – ha concluso Vico – sta nei fatti. E i dati sopra citati non possono che renderlo evidente. Sta ora agli Enti preposti continuare a favorire il processo di realizzazione.