(Dal corriere) - I rappresentanti dello Slai cobas dei lavoratori della Pasquinelli hanno interpellato la Task force regionale sulla situazione “tuttora precaria dei lavoratori della delezione della differenziata ex L’Ancora – attualmente passati per tre mesi più uno alla Coop. Kratos, in particolare sulle soluzioni lavorative e salariali nel lungo periodo di fermo impianto per automazione”.“I lavoratori hanno posto con chiarezza che occorre che le Istituzioni locali e regionali operino perdare continuità lavorativa anche in quel periodo, attraverso o attività collaterali ai lavori di automazione o, meglio, impiego nelle attività di raccolta differenziata, che deve partire necessariamente nei nuovi quartieri Paolo VI e Tamburi (scandalosamente non ancora avviata da 3 anni); attività che la maggiorparte dei 23 lavoratori della Pasquinelli ha già fatto prima di passare alla selezione e per cui sono già formati – dichiarano dallo Slai Cobas -. La Regione ha risposto che si muoverà in due direzioni: verificare se la Kratos ha i requisiti per avere una cassintegrazione che dovrebbe durare nel periodo (6/8 mesi) di fermo impianto, con corsi di formazione; verificare con la direzione Amiu la possibilità di estensione della raccolta differenziata negli altri quartieri, i tempi della stessa e l’esistenza delle somme necessarie per farla; perché, anche la Regione ne conviene, in questo caso si può chiedere all’Amiu di utilizzare momentaneamente i 23 lavoratori della Pasquinelli.
I lavoratori dello Slai cobas hanno ribadito che sono decisamente per questa seconda soluzione che garantirebbe prima di tutto la continuità lavorativa“.