venerdì 2 giugno 2017

Ilva - Le proposte concrete dello Slai cobas per il sindacato di classe (portate già da tempo) - Perchè "25 anni bastano"

IL PRESIDIO DI IERI IN DIREZIONE
A fronte del piano di tagli, peggioramento contratti, presentato dalla cordata ArcelorMittal, occorre pretendere con la lotta che il governo dovrebbe inserire in un DECRETO OPERAIO:
 

- che tutti gli operai dell'Ilva e dell'appalto che abbiamo maturato 25 anni di lavoro, possano andare in pensione, senza perdere nulla – pensiamo che già questo basterebbe a coprire i cosidetti “esuberi";



- che gli eventuali altri operai in “esubero” non rimangano in capo all’amministrazione straordinaria per essere impiegati nelle attività di decontaminazione; ma...

che siano impiegati nell'attività di bonifica degli impianti inquinanti dell'Ilva, in quanto la bonifica della fabbrica va considerata parte organica del piano ambientale e piano industriale della Cordata. Pertanto gli operai impegnati in queste attività devono essere assunti come gli altri dalla nuova proprietà.



- che non sia richiesto agli operai di firmare “liberatorie” all'atto dell'assunzione, ma che conservino i livelli e diritti contrattuali acquisiti. 

- che la copertura dei parchi minerali e delle aree più inquinanti venga fatta subito.

QUESTI PUNTI, CHIARI E LEGITTIMI, DA TEMPO INDICATI DALLO SLAI COBAS SC, I SINDACATI ALL'ILVA NON LI PORTANO AVANTI
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 Perchè "25 anni bastano" è pienamente legittimo (da un comunicato dello Slai cobas sc del novembre 2015)

Primo. Il vecchio contratto della siderurgia prevedeva che ero possibile andare in pensione dopo 25 anni di lavoro - data la particolarità, pesantezza della produzione, il rischio salute maggiore che in altre produzioni.

All'Ilva ci troviamo non solo in una fabbrica prettamente siderurgica ma in più in una fabbrica fortemente insalubre, nociva e mortale.

Secondo. Nell'ottobre del 2012, il Consiglio comunale di Taranto, in seduta specifica, e all'unanimità, approvò un Ordine del Giorno, in cui, tenendo conto della situazione grave dell'Ilva diceva che gli operai dovevano poter andare in pensionamento anticipato dopo 20 anni di lavoro.

Terzo. Non dimentichiamo che anni fa nei settori statali, del Pubblico Impiego, anche nei lavori impiegatizi, proprio lo Stato permetteva che i suoi lavoratori andassero in pensione a 19 anni 6 mesi e un giorno, con importo di pensione pieno. E la maggiorparte di questi settori lavorativi non era assolutamente a rischio...
Quarto. Già a Taranto vi sono state leggi particolari, nuove, partorite proprio dalla situazione lavorativa di Taranto e poi estese a livello nazionale. Come gli stessi prepensionamenti all'Ilva, o la cassa integrazione in deroga. Queste sono state risposte ad una situazione d'emergenza. E questa dell'Ilva è sicuramente una situazione d'emergenza in tutti i sensi, sia di salute, di sicurezza, che di lavoro

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