giovedì 1 giugno 2017

Operai in sciopero all'Ilva a "battagliare" - Sindacalisti a Roma a tramare e a concordare come far passare il piano di governo e padroni

Allo sciopero di oggi un falso contrasto tra operai - che lo Slai cobas per il sindacato di classe rigetta risolutamente
scrive la Gazzetta del Mezzogiorno:
"Una frangia di lavoratori avrebbe voluto, previo avallo dei sindacati, occupare simbolicamente, per 10 minuti, la strada statale Taranto-Bari: l’iniziativa, alla fine, è saltata grazie all’intervento di un gruppo di operai per il quale andrebbe bloccata la produzione e non penalizzata la città".

Se si vuole realmente lottare bisogna bloccare fabbrica, strada e città.
Chi non lo vuole, fa il gioco dei padroni e del governo
Le masse popolari tarantine quelle vere, povere e inquinate vogliono una lotta seria con operai e masse unite per difendere lavoro e salute.
Ma il problema oggi non sono le forme di lotte ma gli obiettivi e i contenuti della lotta e l'autonomia operaia dagli agenti della collaborazione con padroni e governo

A ROMA un incontro inutile

(dalla stampa) - INCONTRO AL MISE CON I SINDACATI - I sindacati dei metalmeccanici sono usciti dal Mise insoddisfatti dell’incontro, convocato questa mattina, con il ministro Carlo Calenda e con i Commissari. Hanno la consapevolezza che il 5 giugno verrà proclamata l’aggiudicazione ad Am Investco degli asset dell’Ilva.
Per il 5 giugno hanno indetto un assemblea e manifestazioni a Genova e Novi Ligure.

«L'incontro di oggi non ha aggiunto niente a quello di lunedì. Continuiamo ad avere difficoltà a considerare il piano presentato come coerente con lo sviluppo degli stabilimenti» ha aggiunto Rocco Palombella segretario della Uilm.
«Il sindacato, unitariamente, ha espresso numerose criticità sul piano industriale, confermando la propria indisponibilità ad accettare licenziamenti». Lo affermano, in una nota congiunta, Fim, Fiom e Uilm, Cgil, Cisl e Uil dopo l’incontro di questa mattina al Ministero della Sviluppo Economico con il Ministro Carlo Calenda, il viceministro Teresa Bellanova e i commissari straordinari dell’Ilva per la valutazione dei piani delle due cordate interessate a rilevare il Siderurgico.
«Nel corso dell’incontro - aggiungono i sindacati - abbiamo chiesto di poter proseguire in modo più dettagliato il confronto sui contenuti di merito prima di procedere all’aggiudicazione. Il Governo ha dichiarato, che nel rispetto della procedura il confronto può proseguire solo dopo l’aggiudicazione».
A TARANTO
Dalla prossima settimana saranno programmate assemblee ed eventuali altre iniziative di mobilitazione, soprattutto se avverrà l’aggiudicazione definitiva dell’Ilva a uno dei due gruppi in gara e non dovessero esserci aperture rispetto ai licenziamenti. 

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