mercoledì 18 ottobre 2017

Oggi, nuova udienza del processo Ilva - Notizie e testimonianze


In vista della venuta prevista per la prima decade di novembre degli avvocati di Torino del processo Ilva e dell’esame degli aspetti legali della vicenda Ilva: passaggio ad ArcelorMittal – new company/bad company – jobs act - esuberi, ci sono comunicazioni scritte e orali per gli operai, le parti civili che saranno fornite il 26 ottobre alle 19 alla libreria Mondadori Taranto via De Cesare 35 – prima della presentazione di un nostro libro.
info 3471102638

DI SEGUITO SI RIPORTANO INFORMAZIONI SULLA RECENTE TESTIMONIANZA NEL PROCESSO ILVA DEL DIRETTORE DELLO SPESAL.
Essa riguarda essenzialmente gli accertamenti sulle sostanze alimentari, ma anche ritorna sui danni alla salute per i lavoratori dell'Ilva e gli abitanti dei Tamburi. 

Il direttore del Dipartimento di Prevenzione della A.S.L., Conversano, ha iniziato dicendo che nel 2008 a Taranto era sorta una emergenza, per la presenza di diossine e PCB, in alcuni alimenti.
Si fecero quindi dei sopralluoghi e delle analisi, in particolare del latte, per verificare se questa presenza di diossina e PCB fosse stata solo occasionale o un indicatore dello stato di inquinamento e di contaminazione degli allevamenti nella zona circostante l’area industriale. Le analisi evidenziarono valori molto alti di diossina sopra ai livelli massimi fissati dalla normativa, cominciando dagli allevamenti più vicini all’area industriale e
spostandosi via via verso la periferia,
Si procedeva poi a un abbattimento dei capi di bestiame per vedere se oltre il latte fossero contaminate anche le carni. Si speravamo che i piccoli delle pecore fossero risparmiabili. Invece, proprio quelli più piccoli, poiché mangiavano solo latte, erano ancora più contaminati.

Sono state 280 le aziende controllate. Conversano ha quindi portato ad esempio o dati di due allevamenti; in uno, in cui l'allevamento era per carni, si sono trovate diossine di 4,22 rispetto al limite 3 nel latte ovino, nel latte misto, ovicaprino era 22,20 il valore di PCB e diossina simili rispetto a un limite di 6 e di diossine 4,82 rispetto a un limite di 3; mentre in un altro erano dati inferiori ma perchè aveva un allevamento in ambiente più chiusi e veniva alimentato anche con alimenti che provenivano da altre aree, mentre il primo era soltanto pascolo libero – come altri quattordici allevamenti.
Nel pascolo libero della aree incolte i valori di diossina erano più alti. Da qui l’adozione di un divieto di pascolo nelle aree incolte, nel raggio di 20 chilometri dall'area industriale.
Quindi Conversano è entrato nei dettagli dei dati di diossina e PCB riscontrati negli animali:
176 picogrammi di tossicità equivalente su grammo di grasso nel fegato; nella milza Diossina 445, somma diossine e PCB 26,50; nel muscolo Diossina 1,28, PCB diossina 14,39; nei reni somma diossina e PCB 22,03.... questi valori indicavano che l’animale non era idoneo all’alimentazione umana, e quindi è stato abbattuto.
Avevamo fatto 139 campioni, quindi analizzate 139 matrici ed avevamo già abbattuto all’epoca 1.122 ovicaprini. In totale sono stati abbattuti 2.450 capi ovicaprini, soprattutto concentrati nel 2012-2013.

Nell'indicare, poi, quali valori limiti di legge venivano presi a riferimento, il Dr Conversano ha citato il Regolamento 1981 del 2006, poi modificato nel 2011 con Regolamento 1259.
E qui è significativa la spiegazione del perchè vi sono queste modifiche ai regolamenti:
per cui, i limiti di Legge sono sempre legati ad un compromesso tra una tutela della salute pubblica e quelle che sono le attività produttive, per esempio, ci sono dei limiti per il pesce della Scandinavia che sono nettamente superiori di altri perché altrimenti non si venderebbe nessun pesce...
Nel 2011 sono stati rivisti tutti a ribasso i valori, sono stati abbassati.
Ma come vengono abbassati questi livelli? Prendendo ad esempio il fegato, il valore non è più stato stabilito sul concentrato, sul grasso ma è sull’intero organo, quindi il livello si abbassa molto

Quindi si è passati ai prodotti della pesca. Qui nel 2010 sui campioni di mitili nella zona di Mar Grande sono stati trovati valori elevati di benzoapirene. Nel Mar Piccolo sono stati trovati valori di diossina sopra la soglia di attenzione.
Sempre la somma di PCB dioxin like e diossine quando si arrivava al mese di Maggio/Giugno, superavano i tenori massimi. Rispetto ai valori stabiliti la somma di PCB non diossina simili che era 75 nanogrammi, e stato trovato invece 75,3.

Sottolineiamo però un fatto: ognuno di questi esami di diossine e PCB costava circa 1.000 euro all’Istituto Zooprofilattico, poi 600-700 euro. Quindi, questi esami sono stati fatti solo a fronte di denunce, della situazione straordinaria, non vengono fatti ordinariamente!

Rispetto al monitoraggio nell'aria degli IPA e del benzoapirene fatto nel 2011 negli luoghi di lavoro più a rischio all’interno dell’Ilva, è stato riferito che sono stati trovati in generale di cancerogeni, ma soprattutto benzoapirene uno dei principali cancerogeni. Lo Spesal aveva fatto delle prescrizioni specifiche allo stabilimento, all’Ilva, per adottare delle misure a tutela dei lavoratori. Alla cokefazione e sfornamento coke, gli addetti alla caricatrici erano i più esposti, con valori più alti rispetto all’addetto ai bariletti. Quando si tratta di questi tipi di cancerogeni, non c’è un livello soglia, devono essere il meno possibile.

Nelle centraline di rilevazione della qualità dell’aria poste ai Tamburi, nel 2013 il limite della media annuale e quello di un numero di superamenti massimi hanno avuto un evidente calo, rispetto al 2012 quando c’era il sequestro dell’impianto e soprattutto nelle centraline via Machiavelli e via Archimede, più a ridosso dell’area industriale.
La polvere PM10 è pericolosa in quanto tale e anche perché trasporta altro materiale alla polvere, in particolare quello normato nella famiglia degli IPA, di cui alcuni con una grande cancerogenosità, Questo aveva avuto dei picchi nel 2010 probabilmente legato anche alla produzione di picchi, e poi un calo... tra il 2010 e il 2011 non si riusciva a capire come mai fosse diminuito mentre invece la produzione dell’Ilva era aumentata, poi è stata trovata la spiegazione. Essendo essenzialmente delle emissioni diffuse che derivano dalla manutenzione degli sportelli nelle fasi di carico, un’aumentata manutenzione ha ridotto il quantitativo di benzoapirene, che arrivava nelle centraline di via Machiavelli e via Archimede, nonostante un’elevata produzione del 2011. Mentre il PM10 ha seguito di più la produzione.
Più manutenzione provocavano meno benzoapirene sulla città rispetto a meno produzione e meno manutenzione. Questa è la dimostrazione che la manutenzione era l’elemento fondamentale dell’arrivo sulla città di benzoapirene. Quindi, si produce da 2 milioni e 4 a 3 milioni di tonnellate di carbon coke, aumenta, ma il benzoapirene nella città passa da 1,8 a 1,1. Perchè le ore di manutenzione per la cokeria passa da 1900 ore a 3400. La manutenzione all’interno delle cokerie non soltanto agiva sulla qualità dell’aria respirata dai lavoratori, ma anche dalla qualità dell’aria respirata dai cittadini del quartiere Tamburi.
Però - ha aggiunto il Direttore dello Spesal - se la norma dice 50 microgrammi, è frutto sempre di convenzioni, perché per il PM10 non c’è una soglia minima alla quale non c’è un danno alla salute, per cui meno ce n’è e meglio è, perché danni alla salute ci sono già a partire dai 10 microgrammi per ogni incremento di 1.
L’Ilva emetteva all’epoca il 99,74% degli IPA prodotti dall’intera area industriale di Taranto. Il benzoapirene era emesso per tre quarti dalle cokerie e un quarto dallo sfornamento degli altoforni.

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