ArcelorMittal è preoccupata da come si sta “delineando il quadro giuridico italiano sull’Ilva” e chiede, in una lettera inviata il 21 dicembre ai Commissari straordinari, una modifica al contratto di affitto con l’obbligo di acquisto sottoscritto il 28 giugno scorso per potersi tutelare nel caso dal Tar di Lecce arrivasse lo stop al Dpcm del governo. Lo roportano l’agenzia di stampa Reuters, l’ANSA ed Adkronos. In particolare, si apprende da fonti vicine al dossier, Arcelor chiede “l’introduzione nel contratto di ulteriori condizioni sospensive o di nuove condizioni risolutive“. I Commissari hanno girato la richieste al MiSE che sta valutando il da farsi. Quali siano queste “ulteriori condizioni sospensive o risolutive” a garanzia degli investimenti nella lettera non si dice. Nella missiva che Am Investco, cordata guidata da Arcelor Mittal, ha inviato ai Commissari straordinari di Ilva, infatti, si chiede genericamente “a seguito del ricorso contro il Dpcm al Tar di Lecce, un confronto per valutare modifiche e integrazioni al contratto” firmato nei mesi scorsi.
Fonti del ministero dello Sviluppo Economico hanno confermato di aver ricevuto la lettera di ArcelorMittal ai commissari straordinari di Ilva. D’altronde si ricorda che nel corso della riunione del tavolo istituzionale dedicato a Taranto mercoledì scorso, era già stata anticipata la possibilità che l’investitore potesse assumete una simile iniziativa per scongiurare i rischi derivanti dal ricorso al Tar. Il MiSE, fanno sapere sempre le fonti in questione, si terrà in contatto con i commissari per valutare il da farsi.