giovedì 12 aprile 2018

ILVA: prosegue al MISE la trattativa sui piani di padroni/governo/Stato borghese che vogliono ottenere massicci esuberi e diritti azzerati. I sindacati collaborazionisti aprono la strada

dal Corriere di Taranto

Vendita Ilva, la Fim Cisl pronta a trattare. Uilm e Ugl restano guardinghi

Occorre mantenere sostanzialmente le condizioni attuali si in termini di anzianità aziendale, professionale e retributiva dei lavoratori, sia per quanto riguarda il contratto nazionale sia per il secondo livello sottoscritto nel 2010“. E’ questa la posizione della Fim Cisl, al termine dell’incontro sull’Ilva con il compratore ArcelorMittal al ministero dello Sviluppo economico. Nell’incontro odierno, spiega una nota il sindacato, è stato affrontato il tema della discontinuità occupazionale contenuta nel bando europeo e della necessità, una volta che i lavoratori saranno passati a ArcelorMittal, di cambiare formalmente rapporto di lavoro. Se ciò non avvenisse si andrebbe incontro
ad un’infrazione rispetto alla direttiva europea. Per la Fim Cisl “il tema della discontinuità può essere affrontato solo nella forma, ma deve mantenere sostanzialmente le condizioni attuali“. Il sindacato si è quindi riservato di “continuare il confronto il 13, 20 e 23 aprile al Mise per andare avanti con il negoziato. Rimane aperto – sottolinea la Fim Cisl – il nodo occupazionale su cui non accettiamo esuberi o licenziamenti ma per tutti devono esserci proposte occupazionali e qualunque strumento alternativo deve essere accettato solo volontariamente dai lavoratori“. La Fim Cisl Liguria sostiene inoltre che “per il contratto di secondo livello del 2010 c’è disponibilità a discutere, a patto che le condizioni economiche per i lavoratori rimangano invariate“: la Fim Cisl prende quindi le distanze dalla posizione espressa della Fiom genovese. Secondo il segretario Alessandro Vella “chi afferma che l’incontro odierno sia stato inutile si commenta da sé, probabilmente ha poco chiaro cosa significa fare una trattativa. Per quanto ci riguarda saremo al tavolo il 13, 20, 23 aprile: per noi resta prioritario garantire una soluzione occupazionale e futuro a tutti i lavoratori“.
Nell’incontro di oggi sul futuro dell’Ilva si è parlato della discontinuità del passaggio dei lavoratori nella newco di AmInvestco e “fermo restando un’ulteriore verifica sui vincoli imposti dalla procedura di aggiudicazione, abbiamo ribadito la nostra richiesta nel mantenimento dei trattamenti normativi e retributivi attualmente riconosciuti dai lavoratori“. Questa invece la posizione espressa da Guglielmo Gambardella, coordinatore settore siderurgia della Uilm, al termine del tavolo aggiungendo che “il confronto può proseguire e può essere utile se continua ad essere finalizzata al raggiungimento di questo obiettivo“.
“Si deve fare tutto il possibile per preservare la continuità lavorativa delle maestranze, riuscendo a trovare soluzioni condivise che non confliggano con la normativa sugli aiuti di stato prevista dalla Commissione europea“. Lo ha detto il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, al termine del tavolo al Mise con il compratore ArcelorMittal sul futuro di Ilva. “Per quanto riguarda la contrattualistica – prosegue – l’azienda ha espresso la volontà di lasciare pressochè invariato l’attuale impianto, apportando modifiche a due elementi fissi e a una parte variabile del salario. Nel corso del prossimo incontro, in calendario per il 13 aprile, sarà approfondito quest’ultimo aspetto. Per parte nostra – conclude – ribadiamo che la priorità è la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, inclusi quelli dell’indotto, e la tutela dei diritti acquisiti dai lavoratori: si tratta di famiglie che hanno vissuto per troppo tempo nell’incertezza e hanno bisogno di guardare al futuro con serenità e un solido piano industriale“.

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