domenica 22 aprile 2018

Mentre si approva Tempa Rossa, l'Eni mente circa le emissioni puzzolenti che invadono la città?

Per la seconda volta in pochi giorni un forte odore di gas è stato avvertito in diverse zone di Taranto, a partire dall’area che confina con il perimetro sud della raffineria Eni. L’azienda però, attraverso una nota ufficiale ha comunicato che “i controlli immediatamente attivati, anche con l’impiego del team specialistico di raffineria appositamente costituito, hanno escluso categoricamente che tali fenomeni odorigeni siano riconducibili alle attività della raffineria. A tale scopo è stato immediatamente richiesto l’intervento degli enti esterni di controllo“. L’Eni si dichiara comunque “a disposizione delle autorità per contribuire alla corretta localizzazione, caratterizzazione e gestione delle fonti degli odori al fine di evitare ulteriori disagi alla popolazione“. Un episodio analogo si era verificato anche tra la sera di venerdì 13 e la mattina di sabato 14 aprile. Numerose le segnalazioni ai vigili del fuoco e alla sede locale dell’Arpa (l’agenzia regionale per la protezione ambientale), per denunciare il disturbo olfattivo percepito e cercare di ricevere informazioni in merito all’origine delle emissioni.

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