martedì 1 maggio 2018

BUON 1° MAGGIO A TUTTI GLI OPERAI, LE LAVORATRICI, I LAVORATORI

 
 
Questo volantino è diffuso in numerose fabbriche 
con manifestazioni e incontri di operai e lavoratori 
 
A TARANTO 1° maggio ore 10 c/o slai cobas via Rintone 22

 


 
1° maggio – “Proletari di tutto il mondo unitevi!”
'Non abbiamo da perdere che le nostre catene, abbiamo un mondo da conquistare!' K. Marx

In questo 1° Maggio dobbiamo guardare a quello che è essenziale nella nostra lotta e per capirlo dobbiamo riprendere l’insegnamento universale e imprescindibile dell’opera di Marx nel 200° anniversario della sua nascita e del Manifesto del Partito comunista Marx/Engels nel 170° anniversario della sua uscita.
'La storia di ogni società esistita finora è storia di lotta di classe... L’intera società si scinde in due grandi campi nemici, in due grandi classi direttamente contrapposte: borghesia e proletariato... Il potere politico dello Stato moderno è solo un comitato che amministra gli affari comuni di tutta la classe borghese'.
Questo sistema produce continue crisi – scrive il Manifesto – si tratta di 'crisi di sovrapproduzione
che sono la manifestazione del fatto che i rapporti borghesi sono diventati ormai troppo angusti per contenere la ricchezza che essi stessi producono.' Come riesce la borghesia a superare le crisi? 'Per un verso tramite la distruzione forzata di una grande quantità di forze produttive, per un altro con la conquista di nuovi mercati e più intenso sfruttamento di quelli già esistenti... Ma questo non fa che preparare nuove e formidabili crisi.'

'Ma la borghesia non ha soltanto fabbricato armi che producono morte ma anche gli uomini che possono servirsi di queste armi per mettere fine al suo sistema. Questi uomini sono gli operai moderni, i proletari, i quali vivono solo finché trovano lavoro e trovano lavoro finché il loro lavoro accresce il capitale
'.

'I proletari solo per una via possono impossessarsi delle forze produttive sociali, che è quella di abolire tutto il sistema di appropriazione esistente... La storia, quindi, diventa storia della lotta di classe e questa lotta di classe è 'la guerra civile più o meno occulta' che travaglia la società attuale fino al momento in cui essa esplode in un’aperta rivoluzione e il proletariato stabilisce il suo dominio con il rovesciamento violento della borghesia.

Quindi, lo scopo dei comunisti è netto e preciso: formazione del proletariato in classe, rovesciamento del dominio della borghesia, conquista del potere politico da parte del proletariato.

Il compito dei proletari comunisti è tracciato in forma eterna e imprescindibile dal Manifesto, 'essi lottano per raggiungere gli scopi e gli interessi immediati della classe operaia, ma nel movimento presente rappresentano in pari tempo l’avvenire del movimento stesso. Essi operano per risvegliare negli operai la coscienza, per quanto è possibile chiara, dell’antagonismo ostile esistente tra borghesia e proletariato, affinché gli operai sappiano convertire in armi dirette contro la borghesia le condizioni sociali e politiche'.

'I proletari comunisti appoggiano dappertutto ogni movimento rivoluzionario contro le condizioni sociali e politiche esistenti e in tutti questi movimenti mettono in rilievo come problema fondamentale la questione della proprietà del capitale. I proletari comunisti, oggi più che mai – ci insegnano Marx ed Engels – sdegnano di nascondere le loro opinioni e le loro intenzioni e dichiarano apertamente che i loro obiettivi possono essere raggiunti col rovesciamento violento di tutto l’ordine sociale esistente'.
Oggi i padroni del mondo, i padroni italiani scaricano la crisi del loro sistema e che loro hanno provocato sulle nostre spalle. Parlano di “ripresa” ma l’unica cosa che riprende è la corsa ai profitti, ricchezze e armamenti. Per i proletari e le masse popolari abbiamo disoccupazione, precarietà, sfruttamento e schiavismo, miseria, rapina delle materie prime e risorse energetiche, devastazione dell’ambiente e dei territori.

Cambiano i governi ma la politica è sempre quella. Ora i padroni si rivolgono alle forze fascio populiste, perché le ritengono più adatte ad ingannarci; ma queste forze sono come e peggio di quelle che ci hanno governato finora e usano il razzismo per ingannarci, per deviare la nostra lotta e metterci al carro dei padroni sfruttatori.

I padroni e i loro governi ci trascinano in guerre commerciali in cui vogliono che ci schieriamo con i nostri padroni contro gli operai degli altri paesi. Questa guerre commerciali portano prima o poi a guerre reali che dilagano nel mondo, provocando morti e distruzioni e gigantesche fughe di masse povere dalla miseria, immani sofferenze e dalla guerra. Marx ci dice: “Proletari di tutto il mondo unitevi”. L’unità è l’arma che abbiamo per non subire sfruttamento e guerre, ma per lottare per il rovesciamento del sistema dei padroni che le producono.

Una nuova società è possibile, in cui le ricchezze prodotte siano nella mani di chi le produce e in cui i popoli del mondo cooperino per il benessere e una società più giusta.

Questa lotta è l’unica che merita di essere fatta. Ma ha bisogno di un partito proletario, comunista di tipo nuovo, formato dagli operai più coscienti e giovani energie provenienti dalle lotte; ha bisogno di un fronte unito di tutti coloro che non accettano di essere dominati da questi padroni e dai loro partiti, governi e Stati; ha bisogno della costruzione di una forza di massa e combattente perché i padroni e i parassiti non lasceranno mai il loro potere e le loro ricchezze per via elettorale e pacificamente. Questo ci insegna Marx. Questo lo possiamo fare, se ci liberiamo dai nostri limiti individualisti e opportunisti e ci assumiamo la responsabilità verso noi stessi e le future generazioni di cambiare realmente questa società.


Proletari comunisti-PCm italia
info pcro.red@gmail.com
blog http://proletaricomunisti.blogspot.it

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