La direttiva si rivolge ai dirigenti, ai dipendenti ed ai consiglieri comunali ed è finalizzata ad arginare la fuga di notizie degli atti ufficiosi dell’Amministrazione comunale: previsti risvolti disciplinari

Polemiche sulla concessione demaniale marittima n. 39/2017 rilasciata a Green Sea s.r.l.s. il cui rappresentante legale è il presidente dell’Amiu, Luca Tagliente
Riprende, dopo la recente approvazione del bilancio di previsione, l’attività del Consiglio comunale di Taranto, riunitosi quest’oggi, nella consueta sede a Palazzo di Città, con una seduta impostata con la modalità “Question time”. Spazio, quindi, ad interrogazioni e mozioni.
Ad inizio lavori il presidente del Consiglio comunale, Lucio Lonoce, ha letto all’assise le comunicazioni del sindaco Melucci, assente in Aula, aventi ad oggetto: “Rapporti con la Stampa e gli Organi di informazione in genere”.
Certamente ricorderete delle polemiche scaturite a seguito dell’esclusione del giornalista di Telenorba, Francesco Persiani, al quale è stato vietato di seguire l’incontro istituzionale convocato dal sindaco Melucci col commissario per le bonifiche Vera Corbelli lo scorso 3 maggio. Il medesimo
modus operandi è stato seguito anche a danno della nostra testata, non consentendoci di poter assistere ai lavori della Conferenza dei sindaci tenutasi lo scorso 4 maggio a Palazzo di Città
Dopo il coro unanime di polemiche contro l’Amministrazione comunale, sollevatosi dall’Assostampa e dall’Ordine dei giornalisti della Puglia e la conseguente risposta del sindaco Melucci nella quale esplicitava le ragioni di tale condotta, a seguito di presunti “attacchi personali” e di “una esasperante gogna mediatica da parte di alcuni organi di informazione” il sindaco è voluto passare direttamente alle contromosse, formulando una direttivadi carattere tassativo, la cui violazione potrà determinare, se del caso, responsabilità disciplinare”.
Dopo i ripetuti casi di fughe di notizie giunte all’attenzione del giornalisti in merito alla gestione dell’attività amministrativa del Comune, Melucci si rivolge, nel testo della sua direttiva, ai dipendenti ed ai dirigenti del Comune di Taranto, i quali dovranno avere rapporti con la Stampa e gli Organi d’informazione in genere, esclusivamente nell’ambito delle istanze di cui al D. Lgs. 33/2013 e ss.mm. nonché di cui alla L. 241/90 e ss.mm. Ogni altra informazione e/o comunicazione dovrà essere prerogativa esclusiva dello Scrivente il sindaco, ndsdegli Assessori, del Direttore Generale e del Segretario Generale, quando dagli stessi ritenuto e del Servizio Comunicazione di questo Ente”.
Fin qui non vi sarebbe nulla obiettare, visto che il quadro normativo nazionale è ben chiaro in tal senso ed il primo cittadino di Taranto ha  tutti i diritti per richiedere dai dipendenti del Comune di Taranto l’osservanza delle leggi, se non fosse che la direttiva di Melucci si rivolge anche ai consiglieri comunali.Per quanto riguarda il Consiglio comunale, si legge nella direttiva del primo cittadinola responsabilità sarà del Presidente del Consiglio in ordine agli atti di competenza dell’organo assembleare, secondo le modalità da concordare in conferenza dei capigruppo”.
Una direttiva che assume, nel successivo passaggio, i connotati di un vero e proprio richiamo.Non è consentito anticipare l’adozione e/o i contenuti di atti non ancora approvati e/o ufficialmente pubblicati all’albo pretorio on-line, né esprimere all’esterno, commenti, precisazioni o quant’altro, senza previa intesa con lo Scrivente – il sindaco, nds -, l’Assessore di riferimento, il Direttore Generale e il Segretario Generale”. La direttiva termina con l’espressionepossibili risvolti disciplinariqualora l’inottemperanza delle predette disposizioni creasse situazioniche ingenerino conflitto con l’Amministrazione”. Più che una raccomandazione o una direttiva sembrerebbe essere, leggendola in modo asettico e senza decontestualizzare la vicenda, un sistema di controllo del libero arbitrio ...
Reputiamo che ogni singolo consigliere comunale eletto dal popolo abbia il diritto di argomentare le sue tesi, condividendole con la cittadinanza piuttosto che con i mezzi di informazione. Certamente i consiglieri di maggioranza sono tenuti a rispettare un vincolo che sottende ad un accordo fra le forze politiche che governano la cosa pubblica; realtà politiche con le quali deve pur sempre interfacciarsi per mantenere le medesime posizioni. Non si può di certo, però, imporre il silenzio o l’adesione incondizionata ad una linea precedentemente impartita dall’esecutivo. Sono questioni, queste, che riguardano la sensibilità ed il libero arbitrio di ciascun consigliere eletto.
Da non trascurare, inoltre, le ripercussioni che tale direttiva potrebbe avere nel rapporto fra consiglieri comunali e giornalisti, inasprendo una situazione già non idilliaca che potrebbe far apparire questi ultimi come non graditi poiché porrebbero in imbarazzo i consiglieri di maggioranza nei confronti del sindaco e della sua Giunta in caso di dichiarazioni che “ingenerino conflitto con l’Amministrazione”. Questo clima corporativistico certamente non può che vederci quantomeno perplessi.