venerdì 11 maggio 2018

Non aspettare il nuovo governo, per lottare. Nessun operaio Ilva, nè i cittadini si devono illudere sul M5S!

La questione Ilva passata in mano del futuro governo, non dà alcuna migliore garanzia agli operai, e neanche alla popolazione di Taranto. Questo deve essere chiaro, affinchè la lotta dei lavoratori, insieme agli abitanti dei quartieri di Taranto, parta subito sui propri obiettivi: passaggio e assunzione di tutti, nessuna divisione tra operai, bonifiche in fabbrica e quartieri subito, no jobs act, conservazione di tutti i diritti salariali e normativi, senza aspettare il nuovo governo.
Il nuovo governo Lega/M5S sarà sempre al servizio degli interessi dei padroni. Esso usa i cavalli di troia demagogici della' riforma Fornero', del sedicente 'reddito di cittadinanza' per far passare la sostanza della politica antioperaia e antipopolare e soprattutto perchè avanzi con il 'consenso popolare' un regime moderno fascista.
Ma sono soprattutto le illusioni sul M5S, che hanno portato tanti operai a votarlo, che devono cadere, o si va verso un auto suicidio.
Il M5S ha sempre parlato di chiusura dell'Ilva, di riconversione economica del territorio, di superamento del ricatto occupazionale, e anche se aggiunge la parola "graduale" alla chiusura degli impianti, questo significa, ben che vada, licenziamenti graduali, concorrenza tra operai e le decine di migliaia di disoccupati o di lavoratori già licenziati su Taranto. 
Nè le bonifiche territoriali sono nei piani di questo nuovo governo che ha ben altri programmi: alleggerire le tasse ai padroni, l'ordine pubblico, assunzione di forze dell'ordine, cacciare gli immigrati, ecc.

In questo senso è qualunquismo dire, come ora dice la Re David della Fiom: "non mi interessa da chi sarà formato il nuovo governo, mi interessa solo il merito della trattativa", perchè ora come prima e più di prima la lotta contro questo nuovo governo è condizione di una soluzione a difesa degli operai e della popolazione.

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