giovedì 28 giugno 2018

Ilva - ora "tutti i sacrifici possibili..."

A fronte della proroga fino al 15 settembre i Commissari Straordinari hanno subito dichiarato che questo vuol dire che occorrerà fare ‘tutti i sacrifici possibili’ per tenere in piedi Ilva. 
In sostanza hanno detto che gli operai devono fare più sacrifici di prima! Devono rischiare la loro salute e vita più di prima perchè si risparmierà ulteriormente sulla manutenzione degli impianti, devono accettare di non vedersi pagati normalmente gli stipendi, per non parlare dei "sacrifici" dei lavoratori dell'appalto che dovrebbero abituarsi anche a "non mangiare", devono lavorare a rischio, ecc.

I sindacati confederali hanno annunciato mobilitazione il 4 luglio a Roma, se non si riapre la trattativa. Vedremo, gli annunci anche prima si sono sprecati...

MA VEDIAMO TUTTE LE POSIZIONI IN CAMPO:

ARCELOR MITTAL:Tra oggi e quella data (15 settembre 2018) è fondamentale che i
progetti di carattere ambientale, che sono stati già iniziati da Ilva, possano continuare come pianificati. Questi ultimi includono la copertura dei parchi minerari, dei nastri trasportatori e il rifacimento delle cokerie. ArcelorMittal riafferma il suo impegno a raggiungere un accordo soddisfacente con i sindacati per costruire soluzioni condivise e sostenibili per Ilva“.

DI MAIO: (ancora non ha letto niente!) - "Devo assicurarmi che nelle 23.000 pagine» del dossier Ilva «tutto sia a posto». «Utilizzeremo la proroga concessa decisa dai commissari straordinari per approfondire alcuni punti del contratto. Ci sono fondi sufficienti» per prorogare la gestione commissariale fino al 15 settembre «senza oneri dello Stato». (Ma non ha detto dove e quali sono questi fondi)

I deputati M5S della Commissione Attività produttive: “Il dossier Ilva è sui nostri tavoli, vogliamo sì tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori, ma anche garantire il lavoro di tutti. Sono tanti i problemi da affrontare e risolvere e fa bene il ministro Di Maio ad approfondire i termini della questione (che) merita il giusto tempo. Il ministro sta studiando le oltre 20mila pagine di dossier lasciate in eredità dai precedenti governi. In 15 giorni non si possono risolvere questioni che vanno avanti da 6 anni. Daremo una svolta alla malapolitica del passato ricorrendo a tutti gli strumenti possibili: riteniamo che la tecnologia e la ricerca scientifica siano fondamentali per garantire una migliore qualità della vita. I tarantini devono poter ritornare a respirare aria pulita e i lavoratori a vedere garantito il diritto al lavoro (Un colpo al cerchio e una alla botta, dicendo cose scontate, per giustificare lamancanza di discorsi e fatti chiari).
IL CONSIGLIO DI FABBRICA DELL'ILVA: il consiglio di fabbrica ritiene indispensabile una convocazione urgente da parte del ministro Di Maio e dei commissari straordinari per far luce su aspetti fondamentali riguardanti la proroga e l’intera vertenza. Tra questi, la necessità di conosce la reale posizione del Governo sull’Ilva, senza fraintendimenti e con chiarezza anche rispetto alle ultime dichiarazioni del ministro quali risorse si intende traguardare la proroga stabilita, come nelle parole dei commissari, come intendono ‘risparmiare’ e ‘fare ulteriori sacrifici’ avendo già oggi una situazione precaria in stabilimento a cui non saremo assolutamente disponibili“. A fronte di una mancata convocazione urgente, i sindacati annunciano la loro “autoconvocazione del consiglio di fabbrica presso il ministero dello sviluppo economico per il prossimo 4 luglio“.
Usb (Unione sindacale di base): ha proposto “di indire un referendum sulla reale volontà dei dipendenti sul futuro di Ilva" (Una emerita sciocchezza!) 

UIL PALOMBELLA: «Il rinvio è stato dettato sicuramente dall’opportunità di una ulteriore fase di confronto... La situazione attuale «è stata anche dettata dalla responsabilità del precedente Governo che, nonostante abbia avuto un anno di tempo, non è stato in grado di imporre al Gruppo Mittal un accordo che garantisse la salvaguardia dei livelli occupazionali per tutti i lavoratori. Con un’intesa sindacale a zero esuberi il passaggio di Mittal dal 1ø luglio si sarebbe concretizzato» perchè «siamo convinti che non siano necessari due mesi e mezzo per trovare le soluzioni che i lavoratori e i cittadini aspettano da tempo"

FIOM «non trovo una cosa sconvolgente avere un mese di tempo in più... Noi pensiamo che bisogna usare questo tempo per cercare di raggiungere un accordo sindacale che eviti qualsiasi esubero, confermi l’occupazione per tutti i lavoratori dell’Ilva e che sia compatibile con il miglior piano ambientale possibile a partire dalla condizione che oggi l’Ilva ha»..

CISL «È fondamentale che questo periodo sia adoperato per trovare una soluzione importante che salvaguardi tutta l’occupazione, salvaguardi la salute dei cittadini e delle cittadine ma anche la nostra capacità di continuare a essere liberi sui mercati internazionali in un segmento di produzione così importante per il paese tutto per la nostra capacità di produrre acciaio e produrre ricchezza e Pil per tutto il paese» (Questa è la vera preoccupazione della Cisl)- "che  si inizi finalmente a parlare dell’Ilva come una grande impresa del nostro paese che va salvaguardata, salvaguardando, ovviamente l’occupazione e la professionalità di tanti lavoratori e tante lavoratrici».
EMILIANO: "apprezzo anche l’intendimento del ministro di leggere tutte le 23 mila pagine del dossier, come mi ha detto». 
MELUCCI: "Con la presente, sentite le parti sociali a livello locale proprio nella giornata di ieri, al fine di scongiurare possibili mobilitazioni, ovvero trasmettere segnali equivoci a cittadini ed investitori, sono allora a sollecitare in tempi rapidi la riconvocazione presso il Mise del tavolo finalizzato al negoziato occupazionale. Tutto quanto sopra, indipendentemente – aggiunge – dalla discrezione che il suo dicastero vorrà conservare al termine dell’analisi del corposo dossier Ilva».

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