martedì 19 giugno 2018

Incontri con Di Maio: Emiliano "ora sto meglio", Melucci "sono ottimista"... Di Maio è tutta immagine, ma la sostanza non è ancora chiara

EMILIANO: “Voglio dire ai cittadini di Taranto che la connessione e la comunicazione tra la regione Puglia è il ministero dello Sviluppo Economico è stata ricostruita e ripristinata
Questa è una cosa di un’importanza enorme... Il ministro ha ascoltato le nostre posizioni, gli ho consegnato la nostra ultima proposta che gli consentirà di decidere – nell’eventualità in cui scelga di proseguire l’attività industriale della fabbrica..." Se invece deciderà di riconvertire immediatamente la fabbrica senza consentirne la prosecuzione dell’attività “noi ci limiteremo a chiedere assicurazione sui livelli occupazionali...“. Quindi “piena collaborazione con il ministro che ha ascoltato con enorme interesse per tutta la mezz’ora del colloquio, devo dire è stato estremamente cordiale e quindi se devo trasmettere un’impressione personale: la città di Taranto e i cittadini sanno adesso di poter contare su un ministro dello Sviluppo economico che non ha interesse a risolvere la crisi aziendale punto e basta, ma vuole definitivamente dare un assetto alla questione Ilva per i prossimi anni“.
Se si deciderà di far proseguire l’attività industriale della fabbrica “l‘unica strada possibile è la cosiddetta decarbonizzazione, ovviamente nei tempi industrialmente accettabili non si può pensare di decarbonizzare immediatamente“. Se si decide di chiudere “secondo il mio giudizio, occorre una quantità di denaro enorme, che ovviamente prevede non solo tutte le bonifiche ma anche la costruzione di alternativa industriali“. In conclusione, Emiliano ha aggiunto “sto meglio, perché le mortificazioni che ho avuto in passato sono state terribili...“.

MELUCCI: “È stato un incontro gradevole, ho trovato un ministro con un sano equilibrio, molto pragmatico e siamo fiduciosi che ci si possa mettere a lavorare... Penso e spero non si resetti tutto quello che è stato fatto in questi mesi, c’è un cauto ottimismo ora bisognerà vedere la distanza tra le parti“, ha aggiunto: “Come si fa a essere per la chiusura, quando c’è un plafond di 5 miliardi di investimenti, parchi minerari di cui sta partendo il cantiere e già da qualche settimana procedure ambientali e investimenti in tecnologie... non siamo nel migliore dei mondo possibili, però, prima di fermare tutto e aspettare utopiche ventennali bonifiche – non si sa con quali coperture – preferisco restare coi piedi per terra e mi fa piacere che anche il ministro abbia questo approccio“.

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