mercoledì 6 giugno 2018

Breve resoconto del Convegno di Legambiente - a cui è intervenuta na delegazione di lavoratori ex Pasquinelli

Il 4 Giugno si è tenuto il convegno di Legambiente su "Rifiuti: riduzione, riuso, raccolta differenziata e riciclo" presso la scuola Vittorino Da Feltre dove hanno partecipato Francesco Tarantini (Presidente di Legambiente Puglia), Lunetta Franco (Presidente Legambiente Provinciale) Carmine Pisano (Dirigente ambiente e salute del comune di Taranto) e i Sindaci di Laterza, Grottaglie, Statte e Massafra.
Ognuno ha fatto il proprio intervento, i sindaci dei comuni ricicloni come Laterza hanno portato i loro esempi di gestione della raccolta differenziata porta a porta e i relativi risultati positivi; nel suo intervento il Dirigente Pisano ha sostenuto l'avvio da tempo della raccolta differenziata porta a porta a Lama-San Vito-Talsano dichiarando che la stessa si attesta al 20%, dimenticando, però, che quando ci fu lo startup sotto la gestione della ditta Castiglia con operatori (provenienti dalla lotta dei Disoccupati Organizzati Slai cobas) tutti formati, la percentuale di raccolta differenziata era molto più alta, e che naturalmente il tutto finì nel momento in cui la gestione della raccolta passò nelle mani dell'Amiu.
Alla fine dei bei propositi e delle belle parole il Dirigente ci ha lasciato con una promessa, ovvero che in autunno quasi certamente partirà la raccolta differenziata porta a porta in tutto il territorio.
Avviandosi alla fine del convegno e degli interventi "ufficiali" ha preso la parola la vice presidente dell'Amiu, Annalisa Adamo, che ha esposto il problema del mancato contratto di servizio e quindi il disorientamento della stessa azienda nello svolgere il "servizio" alla citta, che comunque va avanti.
L'ultimo intervento è stato fatto da una lavoratrice della ex Pasquinelli, che riportiamo nel video sottostante, dove si è detta quella che è la realtà di ex operai formati con soldi pubblici per un determinato lavoro e cioè operatori nella raccolta differnziata ma attualmente utilizzati nella manutenzione del verde pubblico dopo aver passato 6 anni su un impianto di selezione fatiscente e che pochissimo aveva a che fare con la selezione della differenziata visto che nel mutimateriale che veniva conferito si doveva selezionare anche amianto e rifiuti speciali pericolosi, per finire con le micropolveri.
I lavoratori ancora una volta e a gran voce reclamano una raccolta differenziata porta a porta reale e fatta bene perchè, come ormai da anni sostengono, può rappresentare per questa città una fonte di risorsa occupazionale per i troppi disoccupati, un ritorno (nel tempo) economico nelle tasche dei contribuenti e, non di certo meno importante, una grande risorsa ambientale per questa città martoriata sotto tutti i punti vista.

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