domenica 31 luglio 2016

il blog tarantocontro sospende per agosto

Dopo la giornata di oggi, il blog sospenderà per un mese la sua pubblicazione - potranno essere messi dei post, ma non a cadenza quotidiana, su avvenimenti importanti.

A Taranto, il 29 luglio è stata davvero una bella giornata!

Le immagini, i video della grande contestazione alla visita di Renzi a Taranto di venerdì 29 luglio, testimoniano come operai, lavoratori, tante donne, madri, lavoratrici, ragazze, come abitanti dei quartieri, giovani, studenti, appartenenti a tante associazioni in prevalenza ambientaliste, siano stati numerosi in piazza Garibaldi, per cui lo Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto aveva dai giorni precedenti lanciato l'appello a portare, in forma autonoma, libera, individuale e collettiva, le ragioni generali dell'opposizione alla visita e all'azione del governo Renzi, non solo sui temi centrali della salute, del lavoro all'Ilva, ma su tutti i temi che ci toccano in questa città:
70mila disoccupati, decine di migliaia di precari, quartieri abbandonati degradati, mancanza di case, di servizi sociali, masse proletarie impoverite che non si possono neanche curare, una scuola divenuta allucinante per i costi, per la selezione di classe, per la miseria dei contenuti formativi, per il taglio degli asili, il taglio degli insegnanti, ecc.; e, per tornare all'Ilva, decine di migliaia di operai alla mercè dei decreti del governo, che continuano a infortunarsi in fabbrica e a morire, a subire quotidianamente sfruttamento e mancanza di sicurezza, in uno stabilimento sempre più a rischio; e che dire degli operai delle Ditte già massicciamente licenziati, a salario precario; che dire di ogni comparto industriale della città che affronta problemi di riduzione del lavoro, di cassintegrazione, di mobilità; che dire del cimitero, dove “i morti seppelliscono i vivi” e si attende da oltre quattro anni l'inizio di una qualsivoglia bonifica; che dire dei migranti rinchiusi in un hotspot dove si muore di caldo e dove si subiscono anche le conseguenze dell'inquinamento...
E potremmo continuare a lungo questa lista.

Diteci, miserabili porci del governo, delle Istituzioni, miserabili parlamentari, Pelillo in testa, miserabili gestori del Comune e della Provincia, miserabili della stampa, chi rappresentava il 29 la città? La platea di cortigiani belanti in giacca e cravatta, difesi da una quantità sterminata di poliziotti in assetto antisommossa, o le diverse centinaia di persone che sotto il sole cocente dalle 8 del mattino fino alle 16 del pomeriggio, con dignità, civiltà e rabbia hanno espresso le ragioni e i bisogni veri di vita dei proletari e delle masse popolari di questa città?
E voi signori della stampa che parlate dei “200” - in tutta la giornata eravamo almeno il doppio – che state a vedere se durante le 8 ore, per rinfrescarsi sotto gli alberi, o per spostarsi da un posto all'altro a braccare il signorotto fiorentino, in certi momenti erano 50, in altri 300 e più.
Ci contate? Ma quanto cazzo eravate voi e loro, tutti insieme e messi insieme? Eravate pur sempre infinitamente meno di noi. Ed è solo la polizia, probabilmente questa sì più di noi..., che vi ha permesso la passerella e il diritto di rappresentare, di raccontare la vostra favola della città che cresce, si sviluppa, diventa centro della cultura, ecc., ecc.

Renzi parla di insulti. Ma chi insulta chi? Come si permette lui e la sua stampa di insultare chi partecipava alla manifestazione mettendoci la faccia, non avendo paura di dire ciò che tutta Taranto voleva dire ieri: “Renzi assassino”. Girate signori la città, andate nei quartieri, parlate con le masse vere di questa città, e diteci se troverete uno solo che non si trova d'accordo con coloro che contestavano.

La visita di Renzi è stata una patetica fortezza assediata di persone che non possono neanche permettersi di girare liberamente per strada; e se in maniera tronfia, arrogante, con facce abbronzatissime e vestiti firmati, ci provano, anche per soli 50 metri – come il Pelillo di turno – vengono subissati di fischi, insulti giusti e sacrosanti, vengono assediati e chiamati con il loro nome, da una città che gli dice chiaro che lui non può in nessuna maniera parlare a nostro nome.
Pelillo, uno che vuole campare di 'poltrone' a vita, si dichiara preoccupato per le elezioni (unico suo problema), e ne ha ben ragione... Pelillo: niente di “personale”. Si fossero azzardati i Vico di turno, così come tutti coloro che stavano alla corte di Renzi, avrebbero avuto il medesimo trattamento. Perchè con il decimo decreto si è chiarito chi come Istituzioni, partito, persone, è dalla parte di Renzi e dei padroni e della continuità della morte di uomini, donne e bambini in questa città, e chi vuole che l'Ilva continui a produrre inquinamento e morte in mano a padroni peggiori anche di Riva, tagliando lavoro e incrementando i profitti.

Noi pensiamo che a Taranto il 29 sia stata una giornata bella. Bella per la rivolta, bella per la ribellione, bella per la chiarezza, bella per la determinazione, bella perchè ha messo in rilievo che a Taranto ormai le città sono due: quella dei padroni e dei loro cortigiani e quella dei proletari, dei giovani, donne, masse popolari che vogliono vedere qualcuno che cominci a protestare per davvero per partecipare via via in maniera progressiva ad una rivolta popolare.
Hai voglia che i giornali riempiono il giorno dopo le pagine delle dichiarazioni, promesse (i fantasmatici milioni in arrivo); hai voglia che si i giornalisti trasformino in portavoce, propagandisti di quello che dice Renzi e il potere. Anche loro sanno benissimo che la contestazione del 29 non è che l'inizio, e che i prossimi mesi lo scontro si farà duro - e speriamo non travisato dalla emergente campagna elettorale, da cui nessuno può aspettarsi niente di buono comunque.

Certo ieri i manifestanti potevano essere molto di più e sarebbe stato davvero molto meglio.
Ma i sindacati confederali e l'Usb dell'Ilva hanno dato il peggio di sé, dicendo agli operai di rimanere a lavorare, di non disturbare il manovratore, mentre loro andavano a stringere le mani al signore, o facendo scioperi inutili quando Renzi non c'era per tenere in fabbrica gli operai quando Renzi veniva. Al Porto un gruppo di lavoratori ha fatto anche peggio: la foto come pagliacci ridenti intorno a Renzi, persone che sono in cassintegrazione da una vita e vogliono forse continuare a vivere di cassintegrazione, mentre il porto muore e ingoia soldi che non ne assicurerà alcun sviluppo. Ecco, certi operai si dovrebbero vergognare, anche di fronte ai loro figli, alle loro famiglie!

Certo anche più dovrebbero vergognarsi i sindacati confederali. Avevano chiesto a Renzi di andare in fabbrica a incontrarli per illustrargli la loro “fantastica piattaforma”, e anche per evitare che gli operai andassero a protestare e per tenere separati gli operai dai cittadini - il gioco di sempre dei dirigenti sindacali corrotti e venduti dell'Ilva, ai tempi di Riva, durante questi anni dei commissari e già pronti a mettersi al servizio dei nuovi padroni - ma nonostante il loro atteggiamento servile e indegno di chiamarsi 'sindacato', sono stati ricevuti solo dalla “sindacalista in carriera” Bellanova e sono andati a fare la claque a Renzi a porte chiuse con il diritto solo di stringergli la mano.
Ma dove devono scappare? I nodi verranno al pettine. I giornali, i decreti, i programmi dei governi dei padroni li sappiamo leggere tutti e prima o poi gli operai, grande forza materiale, tireranno le somme e questi signori stiano sicuri che pagheranno caro e pagheranno tutto.

Il 29 luglio, nonostante il caldo afoso e il periodo estivo a Renzi e ai suoi servi non è andata bene e noi come Slai cobas per il sindacato di classe siamo davvero orgogliosi di aver acceso la scintilla che può e dovrà incendiare la prateria.

Alimentiamo la "scintilla" accesa il 29 luglio!

I compagni di proletari comunisti, gli attivisti Slai cobas sc della maggiorparte dei diversi posti di lavoro in cui sono presenti, il 29 luglio con compattezza, coraggio, dignità, combattività, sotto il sole cocente e con i problemi che ci sono in questo periodo sui posti di lavoro, sono stati l'anima e la spinta di un'importante giornata di lotta. Sono riusciti a richiamare all'appuntamento in piazza Garibaldi, da giorni fissato e indicato dallo Slai cobas, appartenenti alle associazioni ambientaliste, agli attivisti delle piazze, dei centri di aggregazione cittadini, ai liberi e pensanti, ai comitati di quartiere, per fare una protesta forte, libera, in cui ognuno ha cercato di portare le ragioni dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei genitori dei malati, della città in genere, per far sentire forte e chiaro a Renzi e a tutta la sua corte ignobile il grido di dolore, di rabbia, ma anche il bisogno di imporre un'alternativa di lavoro, salute, sviluppo, fine della disoccupazione, della precarietà, per trasformare la città, in una città in cui gli operai e le masse popolari ne siano i veri padroni.

Ecco, in giornate come questa, crediamo che tutti capiscano cosa significa essere di proletari comunisti, essere dello Slai cobas e di quanto, sia pure in numero tuttora piccolo, la città nel suo insieme abbia bisogno di noi e della nostra azione.
Nessuno ha potuto mettere in discussione le nostre splendide bandiere rosse che hanno dato un segno della loro validità storica e un colore alla protesta che non si svende e che non tramonta mai, perchè sono bandiere che rappresentano la storia gloriosa dei proletari, dei popoli, delle loro lotte, che i cosiddetti “partiti di sinistra” hanno tradito e i sindacati hanno svenduto, ma che stanno a rappresentare, nelle nuove mani di chi protesta oggi, il futuro possibile di una rivolta, una riscossa, una rinascita, una rivoluzione possibile.

Ora non bisogna spegnere la scintilla che si è accesa.
Ora tutti noi ci dobbiamo impegnare a trasformare la massa che ha protestato in un fronte unito, compatto, con una piattaforma comune, non di carta ma di vite vissute e di impegno, di piani di lotta che facciano della massa che ha protestato una forza capace nei prossimi mesi di tornare a coinvolgere l'intera città come lo è stato nel 2012/2013 – splendidamente raccontato dal libro da noi realizzato “Ilva la tempesta perfetta” - per costruire da settembre in poi una guerra di popolo di lunga durata contro i padroni, il governo e gli agenti dei nemico in questa città, una guerra di massa, decisa dalle masse, con le idee e le forme che le masse decidono nelle loro assemblee, nei loro momenti di discussione collettiva.

Dobbiamo sfondare il “muro della fabbrica”. All'Ilva non possono continuare a dettar legge dei luridi sindacalisti, che anche quando si dichiarano “alternativi” o scimmiottano le nostre proposte, lo fanno solo per mantenere il loro ruolo ai Tavoli della complicità e della spartizione del bottino.
Gli operai hanno bisogno di noi per ribellarsi; nello stesso tempo non possiamo accettare con loro un confronto che non sia anche critico del loro comportamento.

Sull'onda del 29 luglio dobbiamo anche migliorare le forme del nostro agire.
Primo, le assemblee di piazza del martedì alla fine hanno funzionato, la nostra determinazione ha pagato. Le associazioni ambientaliste che hanno idee anche molto diverse dalle nostre, il movimento studentesco che non frequenta le nostre riunioni, ci vedono e ci riconoscono come una forza materiale che può essere di stimolo, di esempio in questa battaglia. Ambientalisti come Marescotti chiedono apertamente di lavorare con noi per il processo; i Liberi e pensanti, con i quali la nostra polemica deve continuare, possono essere uniti nella lotta, e il 29 questo di fatto è accaduto, anche con le diversità di posizioni. Dobbiamo riuscire a diventare una forza materiale capace di allargarsi e radicarsi sui posti di lavoro e sul territorio ma anche di unire, sapendo vedere e trattare contraddizioni antagoniste e contraddizioni in seno al popolo.
Ripartiremo da qui a settembre.

Renzi ci ha detto che intende mandare i ministri ad inaugurare l'anno scolastico alle scuole dei Tamburi che si sarebbero bonificate. Ecco un'altra “scadenza” da costruire insieme a tutti coloro che hanno protestato il 29, rilanciando anche per quella giornata una mobilitazione dei lavoratori del cimitero.
Trasformiamo l'assemblea del martedì, in assemblea permanente e popolare. Organizziamo un'assemblea popolare ai cancelli dell'Ilva che preveda anche l'ingresso dentro la fabbrica.
Rilanciamo la proposta di partecipare in massa alla ripresa del processo Ilva il 21 settembre.
Rilanciamo la contestazione dei personaggi alla Pelillo e del sindaco e giunta squalificanti per la città e incapaci di risolvere i tanti problemi del lavoro di tanti precari e disoccupati, le bonifiche, ecc.
Tante altre idee potranno venire da tutti gli altri che hanno partecipato alla contestazione a Renzi, e noi dobbiamo essere pronti ad appoggiare ogni proposta giusta da chiunque venga.

Avanti sulla strada del 29 luglio.
Avanti con proletari comunisti
Avanti con lo Slai cobas per il sindacato di classe, avanguardia al servizio dei proletari e delle masse popolari di Taranto.

Proletari comunisti – Taranto
31 luglio 2016

FORMAZIONE RIVOLUZIONARIA DELLE DONNE - CHIANG CHING "LA RIVOLUZIONE NELLA RIVOLUZIONE" (conclusione)

Pubblichiamo, in conclusione del lungo testo/opuscolo su Chiang Ching - di cui abbiamo nei due mesi precedenti riportato ampi stralci - altri passi importanti, che riguardano in particolare il ruolo decisivo avuto da Chiang Ching per e durante la Rivoluzione Culturale Proletaria - che portò l'"altra metà del cielo" dal profondo abisso in cui stava prima della rivoluzione al "cielo" appunto. 
Nella GRCP Chiang Ching si rivelò ancora di più la compagna determinata, amata dalle masse, soprattutto dai giovani, dalle donne, e odiata dai vecchi e nuovi borghesi, che alla fine la incarcerarono e uccisero.
Chiang Ching è un esempio luminoso della forza dirompente e rivoluzionaria delle donne. Per questo la sua vita va conosciuta e divulgata.
Noi abbiamo cercato di farlo con la Formazione Rivoluzionaria. Ma invitiamo tutte le compagne, le donne che vogliono ribellarsi alla loro doppia, tripla oppressione ed essere in prima fila nella battaglia rivoluzionaria ad approfondire questa importante conoscenza. 
L'opuscolo integrale su Chiang Ching si può richiedere a MFPR scrivendo a: mfpr.naz@gmail.com 

Riprenderemo a fine settembre la Formazione Rivoluzionaria.

"...Per più di un decennio di potere proletario si erano fatti giganteschi passi avanti verso la trasformazione della Cina arretrata, semifeudale e semicoloniale le proprietà privata aveva subito una profonda trasformazione mediante la collettivizzazione e la nazionalizzazione dell'industria... la perversa spirale di miseria e indebitamento era stata interrotta e la fame e l'analfabetismo erano stati in gran parte eliminati. Le donne cominciavano in gran numero ad entrare nelle scuole e a prendere parte attivamente alla vita produttiva ed politica.
Allo stesso tempo, importanti progressi in molte sfere furono bloccati, in parte o del tutto, dalla linea revisionista e dall'oppressivo peso del passato... In alcune fabbriche l'amministrazione, nelle mani dei revisionisti, invitava gli operai a limitare le discussioni politiche a 30 minuti al giorno, perchè non si interrompesse la produzione...
Questa contraddizione tra il socialismo e le vestigia del semifeudalesimo, assieme al nascente capitalismo, emerse con chiarezza nella lotta, intenza e difficile, per la liberazione della donna cinese, 

AVVISO IMPORTANTE PER IL "REDDITO DI DIGNITA'"

TUTTI I DISOCCUPATI CHE FOSSERO INTERESSATI A FARE LA DOMANDA PER AVERE IL "REDDITO DI DIGNITA", POSSONO RIVOLGERSI A CHIARA
e mail: chiaradibello72@gmail.com
tel. 3426320414

LA DOMANDA LA POSSONO FARE ANCHE I MIGRANTI, che stanno da più di un anno a Taranto




(le domande si possono già fare e i moduli sono in nostro possesso)

Slai cobas

sabato 30 luglio 2016

Il giornale "il manifesto" fa disinformazione sulla contestazione a Taranto

Il suo titolo: "Taranto: sindacati e cittadini contestano Renzi", ancor più che il suo articolo, dà un'informazione falsata. La contestazione a Renzi è stata lanciata e animata non certo dai "sindacati" ma solo dallo Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto - unico sindacato ufficialmente presente e attivo, anche se vi erano certamente numerosi operai, lavoratori lavoratori e cittadini  aderenti ad altri sindacati.
Ma i sindacati in quanto tali, intesi confederali e Usb, non hanno contestato, non c'erano! Anzi hanno leccato il c... a Renzi, ottenendone al massimo una stretta di mano - Questa è la verita che non piace al titolista del Manifesto.
In questa visita di Renzi i giornalisti accreditati spesso si sono trasformati in giornalisti embedded di Renzi.
Il manifesto non lo è - ma, nonostante Gianmario Leone che pure stimiamo - fa anch'esso un altro tipo di disinformazione.

L'altra vergogna: USB di Rizzo all'Ilva - un fenomeno di degerazione del sindacalismo di base

L'Usb, che pure conta su iscritti e delegati all'Ilva, ogni giorno continua nella sua deriva di destra che ne fa non un sindacato di base all'Ilva ma una sorta di 4° sindacato variante del sindacalismo confederale complice.
Mentre impazza la battaglia contro il 10 decreto e per fare dell'Ilva un bastione di lotta contro il piano di svendita con tagli e un'altro colpo alla salute e alla città, Rizzo si inventa una patetica marcetta contro l'ENI il 26 luglio.
Poi ampollosamente dichiara: in occasione di Renzi, ci deve ricevere o faremo casino...
Renzi li caca di pezza e loro non partecipano alla combattiva e prolungata protesta di operai - anche dell'Ilva, associazioni ambientaliste, slai cobas e cittadini che guasta la vesta al ducetto dei padroni...
Evidentemente a Rizzo e all'Usb non va come altre volte, dove gli incontri li fanno ma per fare foto e strette di mano con gli uomini del governo nazionale e regionale.

Numerosi lavoratori all'Ilva pur schifati dai confederali, abbandonano in questi giorni l'USB, che intanto incamera vigili fascisti e vigilanti.
Una storia tutta da raccontare...

venerdì 29 luglio 2016

Michele Pelillo, un uomo senza vergogna, è stato fortemente contestato da un folto gruppo di cittadini, lavoratori. giovani, ecc... mentre si recava alla Prefettura

L'On Michele Pelillo viene calorosamente "accompagnato" da un folto gruppo di cittadini presso la Prefettura di Taranto dove ad attenderlo c'era il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che poco prima era stato lui stesso "salutato e acclamato" durante la visita/inaugurazione del museo altrettanto "calorosamente" dai cittadini, lavoratori, donne, giovani, disoccupati, studenti e movimenti,associazioni della città.

29 luglio - il giorno della ripresa della ribellione a Taranto

No a Taranto non è stato il giorno di Renzi - tanta stampa borghese con video e foto

per cominciare

41 min fa - Protesta contro il premier che ha firmato un nuovo piano di investimenti per il capoluogo. Polemico il governatore pugliese: "Oggi abbiamo fatto ...

Matteo Renzi contestato a Taranto. Il premier: "Non temo gli insulti, ma ...

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4 ore fa - Un gruppo di alcune decine di manifestanti ha protestato vicino al Museo Archeologico Nazionale di Taranto dove c'è stata la visita del premier ...

Renzi a Taranto, la contestazione dei cittadini per l'Ilva e l'emergenza ...

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6 ore fa - Renzi a Taranto, la contestazione dei cittadini per l'Ilva e l'emergenza ... Ma fuori continua la contestazione di alcuni lavoratori nei confronti del ...

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3 ore fa - La protesta a taranto di fronte al Museo Archeologico Nazionale di Tarantodove c'è stata la visita del premier, Matteo Renzi. TRM | Agenzia ...

Renzi contestato a Taranto, la polizia carica la folla: il video - Today

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4 ore fa - Dura contestazione contro il presidente del consiglio oggi a Taranto insieme al ministro Franceschini: "Qui perchè non temo gli insulti".

Taranto libera, la contestazione di Renzi a Taranto, gli ... - Affaritaliani.it

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5 ore fa - (Agenzia VISTA) Taranto, 29 luglio 2016 - TRM Un gruppo di alcune decine di manifestanti ha protestato vicino al Museo Archeologico ...
2 giorni fa - Il premier, nonostante le contestazioni, ha messo la faccia per Taranto. «In questa città finora la politica ha pagato con assegni a vuoto e ...
6 ore fa - CONTESTAZIONE E TENSIONE. INTERVENTO POLIZIA ... ATARANTO RENZI, FRANCESCHINI ED EMILIANO · 29 luglio 2016 Studio100.

Renzi contestato a Taranto da operai e ambientalisti - Il Messaggero

video.ilmessaggero.it/.../renzi_contestato_a_taranto_da...
Renzi contestato a Taranto da operai e ambientalisti. Lanci di bottiglie e insulti "Buffone"

Taranto, Renzi contestato: "Ecco 850 milioni per la città". Emiliano lo ...

bari.repubblica.it/cronaca/.../taranto_renzi_inaugura_marta-145008489/
1 ora fa - L'arrivo di Renzi è stato segnato dalla contestazione di un gruppo di circa duecento cittadini radunati in piazza Garibaldi: "Via da Taranto" e ...

Renzi contestato a Taranto: assassino, Ilva ci uccide | News.Leonardo.it

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2 ore fa - Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Taranto per inaugurare il museo archeologico è stato accolto da una dura contestazione contro ...

TzeTze Politica: TzeTze: 'Buffone, buffone': Renzi contestato a Taranto

www.tzetze.it/redazione/.../buffone_buffone_renzi_contestato_a_taranto/
Renzi contestato a Taranto. Un sit-in di operai e ambientalisti ha contestato il presidente del consiglio al suo arrivo nella prefettura di Taranto, dove partecipa ad ...

La carica della polizia alla contestazione di Renzi a Taranto - YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=c90LBHZ0JFM
3 ore fa - Caricato da Vista Agenzia Televisiva Nazionale
(Agenzia VISTA) Taranto, 29 luglio 2016 - TRM Un gruppo di alcune decine di manifestanti ha ...

Taranto libera, la contestazione di Renzi a Taranto, gli slogan i ...

https://www.youtube.com/watch?v=1kD-VbywSCE
3 ore fa - Caricato da Vista Agenzia Televisiva Nazionale
(Agenzia VISTA) Taranto, 29 luglio 2016 - TRM Un gruppo di alcune decine di manifestanti ha ...

Taranto, Renzi contestato: "Ilva ci... - Google News

https://news.google.it/news/story?ncl...ned=it&topic=h
TarantoRenzi contestato: "Ma io vi porto 85 milioni". Emiliano lo ... Renzi presenta il nuovo museo di Taranto tra le proteste: “Stop all'Ilva”. La Stampa - 1 ora fa‎.

Taranto, Renzi contestato: "Ma io vi... - Google News

https://news.google.it/news/story?ncl=d5vu...M&ned=it&topic...
TarantoRenzi contestato: "Ma io vi porto 85 milioni". Emiliano lo attacca: "Perdite di tempo". La Repubblica - 7 minuti fa . Il premier inaugura l'ampliamento del ...

Renzi a Taranto: dure contestazioni di cittadini e ambientalisti

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3 ore fa - Una visita a Taranto che ha suscitato non poche polemiche e contestazioni, quella del Presidente del consiglio Renzi, che questa mattina si è ...

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4 ore fa - In piazza Garibaldi è partita la contestazione di 200 cittadini. Muro di forze ... Matteo Renzi è duramente contestato a Taranto. Arrivato nella ...

"Assassino" contro Renzi a Taranto per l'Ilva. E lui: "Lavoro è sacro ...

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Taranto, Renzi contestato: Prendo insulti ma garantisco lavoro

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2 ore fa - Gridia di rabbia e urla di disperazione: è stata una contestazione davvero accesa quella che ha accolto l'arrivo di Matteo Renzi a Taranto, dove ...

Ilva: Renzi a Taranto, manifestanti cercano entrare Prefettura - Rai News

www.rainews.it/.../Matteo-Renzi-contestato-a-Taranto-97cdf2e8-9531-4c...
Alcuni agenti in assetto antisommossa sono schierati davanti alla Prefettura di Tarantoper tenere sotto controllo il presidio di alcune decine di persone che ...

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2 ore fa - "Ho appena ricevuto da sottosegr". E quindi, nonostante gli atti fossero tutti "pronti da tempo", Emiliano aveva "escluso" che il Patto sarebbe ...

Matteo Renzi contestato a Taranto. Il premier: "Non temo gli insulti, ma ...

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Matteo Renzi contestato a Taranto. ... Renzi accolto da fischi a Taranto il Giornale (Oggi) - Una cortina fumogena accoglie il premier Matteo Renzi a Taranto.

TARANTO: RENZI CONTESTATO DAGLI AVVELENATI ILVA |

www.iozummo.com/taranto-renzi-contestato-dagli-avvelenati-ilva/

giovedì 28 luglio 2016

A Renzi bisogna far trovare DOMANI la protesta popolare se si vuol far contare operai e cittadini - tutto il resto è sceneggiata

RIEMPIAMO PIAZZA GARIBALDI  
DALLE 9 FINO ALL'ARRIVO DI RENZI
AL MUSEO E POI ... 

CHI NON VIENE E NON SALTA... IN PIAZZA GARIBALDI... CON RENZI E'...

GIOVEDI' ROSSI - SINTESI DEI CARATTERI STRUTTURALI DELL'IMPERIALISMO - CONTRO LA POSIZIONE CHE DEFINISCE L'IMPERIALISMO "UNA POLITICA" CHE, QUINDI, SI POTREBBE CAMBIARE...

Ai lettori della Formazione Operaia,
questa è l'ultimo testo che pubblichiamo prima della pausa di agosto. Riprenderemo la FO a settembre.
Per fare il punto e riassumere i concetti base di quanto abbiamo studiato finora sull'imperialismo, abbiamo ritenuto più opportuno riportare ora, a differenza di altre volte che lo facevamo al termine del capitolo affrontato, una sintesi del nuovo capitolo VII dell'Imperialismo di Lenin, "L'imperialismo, particolare stadio del capitalismo" - tratto sempre da una pubblicazione mlm degli anni '70.

A settembre, prima di riprendere on line la FO, faremo il 2° Quaderno di questo nuovo ciclo sull'imperialismo.

BUON AGOSTO! UTILIZZIAMOLO PER BUONE LETTURE...


Riassumendo i concetti esposti nei testi precedenti si può definire cos'è l'imperialismo.
Lenin li sintetizza in cinque principali contrassegni, e cioè:
"1) la concentrazione della produzione e del capitale, che ha raggiunto un grado talmente alto di sviluppo da creare i monopoli con funzione decisiva nella vita economica;
2) la fusione del capitale bancario col capitale industriale e il formarsi, sulla base di questo

mercoledì 27 luglio 2016

Tutti in piazza Garibaldi il 29 OCCUPY - RENZI

Il 29 luglio dalle ore 9.30 lo Slai cobas sarà in piazza Garibaldi per dare il "benvenuto" a Renzi. La questura ci ha autorizzati ad occupare la piazza.
Ieri sera all'Assemblea organizzata da 'Tuttalamiacitta' la rappresentante dello Slai cobas nel suo intervento ha parlato della necessità di una forte presenza operaia e cittadina in piazza Garibaldi alla nostra occupy-Renzi, una forte contestazione contro il 10° decreto Ilva, per l'ambientalizzazione, le bonifiche, contro il job act, contro la disoccupazione, contro la chiusura di reparti degli ospedali, contro aumenti di tasse, per tutti i lavoratori precari, contro hotspot e per la libera accoglienza ai migranti.

La Piazza è stata solidale e ha applaudito l'intervento, Tuttalamiacitta  ha invitato a partecipare alla "occupy Renzi".

Dunque tutti in piazza Garibaldi alle 9.30 tutti insieme, in tanti, facciamo sentire forte il nostro grido di protesta!

Fiorella Masci
Slai cobas per il sindacato di classe

Il 10° decreto ha ottenuto la fiducia dei nemici giurati di operai e cittadini di Taranto. E Renzi il 29 viene a cantar vittoria con i suoi PD servi e vassalli in carriera. E se non gli andasse bene? Dalle 9.30 in p.zza Garibaldi

Ok dal Senato, è legge il decreto Ilva
Posta la questione di fiducia: 168 sìTwitterGoogle


Ilva
L'Ilva

ROMA - Il Senato ha approvato il decreto-legge sull'Ilva, su cui era stata posta la questione di fiducia, con 168 sì, 102 no e 2 astensioni. L’Aula di Palazzo Madama ha così confermato il testo della Camera, che diventa legge.
I punti salienti: possibilità per chi si aggiudicherà l'Ilva di modificare l'attuale Aia del 2014; la proroga al 31 dicembre 2018 del termine ultimo per l'attuazione del Piano Ambientale; l'estensione dello scudo penale, civile e amministrativo ai nuovi acquirenti e la mancanza di garanzie certe sui livelli occupazionali. La proroga all'attuazione del piano ambientale si è resa necessaria per la volontà del Governo di far valutare i piani proposti dai due gruppi in corsa (la joint venture Am Investco Italy formata da ArcelorMittal e Marcegaglia, e dalla newco AcciaItalia costituita fra Cdp, il gruppo siderurgico Arvedi e da Delfin) da una troika di esperti nominati dal Ministero dell'Ambiente. La troika avra' 120 giorni di tempo per decidere dilatando cosi' i tempi di cessione.
Ma il punto sul quale il dibattito parlamentare si e' acceso con particolare veemenza e' stata l'estensione dello scudo penale, civile e amministrativo dai commissari straordinari ai nuovi acquirenti privati. Un'"isola di impunita'" l'hanno definita i Pentastellati, "l'ultima oscenita' del Pd" l'hanno stigmatizzata Beppe Civati e i deputati di Possibile. Tuttavia nei lavori in Commissione il perimetro del salvacondotto e' stato definito e circoscritto e il testo ora esce dalla Camera precisando che le "condotte poste in essere" dall'affittuario o dall'acquirente (o dai soggetti da questi "funzionalmente delegati") per attuare il Piano Ambientale, sono coperte dallo scudo solo fino "alla scadenza del 30 giugno 2017" (termine per l'adempimento di tutte le prescrizioni Aia) "ovvero per un periodo ulteriore non superiore ai 18 mesi" di proroga (cioe' 31 dicembre 2018).
Scaduto questo temine, ha chiarito il relatore di maggioranza Alessandro Bratti "riprendera' la gestione ordinaria del gruppo Ilva. In quel momento il nuovo acquirente sara' soggetto alla normativa ordinaria". Un punto del decreto che ha avuto qualche rilevanza mediatica e' stato il paventato rischio di un ricarico sulle bollette elettriche degli oneri derivanti dalla copertura finanziaria dei 400 milioni versati a favore dell'Amministrazione Straordinaria dell'Ilva nell'esercizio del 2016.
Il decreto prevede che nella contingenza a fare da bancomat sia la Cassa dei Servizi Energetici e ambientali (l'ex Cassa conguaglio del settore elettrico). La somma dovra' essere restituita entro il 2018 dall'Amministrazione Straordinaria, ma se cio' non dovesse avvenire - e' stato l'allarme dell'Authority dell'Energia - si rischia che l'onere finisca in bolletta pagato da tutti. Il Mise ha garantito che il "prestito" sara' temporaneo, le opposizioni temono che al dunque il Siderurgico (che macina perdite stimate dai M5S sui 2,5 milioni al giorno) si trovi le casse vuote e non possa restituire il prestito.
A confortare opposizioni e famiglie e' stato approvato un odg che impegna il Governo, in caso di mancanza di cassa, a individuare le risorse necessarie per evitare gli aumenti in bolletta. Da segnalare l'approvazione dell'emendamento di M5S, che vieta all'advisor finanziario "di avere partecipazioni o ricoprire incarichi dirigenziali interni o esterni nel soggetto aggiudicatario". La norma vuole evitare conflitti di interessi, ma nel caso specifico e' stato letto come un emendamento "anti Scaroni".
L'ex amministratore delegato di Eni ed Enel attualmente vicepresidente della banca d'affari Rothschild, advisor finanziario dell'Ilva in questa procedura di cessione, si era all'inizio dell'anno messo a disposizione del premier per gestire il gruppo siderurgico, era l'inizio dell'anno 2016 e da allora molto tempo e' passato. Nel frattempo entrambi i concorrenti, chi esplicitamente (Arcelor Mittal) chi indirettamente (Arvedi) hanno fatto capire che preferiscono mettere i loro uomini a gestire le acciaierie.