Pubblichiamo stralci dell'articolo apparso ieri su Taranto Sera, sui debiti dell'Amiu.
Purtroppo questo non ci sorprende. E' da tempo che i Disoccupati Organizzati Slai cobas denunciano il "buco nero" dell'Amiu e sono in corso di accertamenti esposti da noi fatti contro Amiu e il Comune perchè per cercare di non far precipitare la situazione economica dell'Amiu si sono fatte vere e proprie truffe al fine di stornare alcuni centinaia di migliaia di euro all'Amiu - vedi passaggio raccolta differenziata a Lama-S. Vito dalla Ditta Castiglia srl all'Amiu, vedi anche passaggio all'Amiu dei lavori al parco del Mirto.
Quando chiuderà battenti l'Amiu sarà sempre troppo tardi... e intanto a farne le spese sono i lavoratori, i disoccupati, i cittadini...
Da Taranto sera di martedì 5 marzo 2013
TARANTO - Documento unico di regolarità contributiva. In gergo viene
indicato con l’acronimo di Durc ed è il documento che attesta che i
contribuiti per i lavoratori siano stati regolarmente versati. Un
requisito indispensabile ad operare, almeno stando a quanto si legge in
una nota, firmata dal dirigente comunale all’Ambiente Alessandro De
Roma, datata 13 febbraio 2013. In questa lettera, indirizzata al sindaco
Stefàno, al segretario generale, al dirigente della direzione Risorse
Finanziarie ed al presidente dell’Amiu Gino Pucci, la presa di posizione
di De Roma che già promette di suscitare polemiche.
«Prescindendo dal cronoprogramma previsionale proposto, in ordine alle
attività necessarie ed indispensabili per l’ottenimento del Durc, e
delle probabilità concrete del rispetto dello stesso, si evidenzia come
nella predetta nota (prot. n. 2014 del 12 febbraio 2013, ndr) si
richieda, per l’ennesima volta, il pagamento anticipato ed in assenza
del Durc, del corrispettivo mensile, giustificandola attraverso la
riproposizione puntuale delle medesime criticità societarie, facendo
leva, ancora una volta, sugli effetti sociali e societari che
determinerebbe un eventuale riscontro negativo alla stessa, analogamente
alle precedenti istanze». In pratica, l’Amiu avrebbe chiesto il
pagamento anticipato delle somme dovute dal Comune, nonostante manchi il
documento attestante la regolarità dei versamenti contribuitivi ai
lavoratori. A questo punto il dirigente De Roma mette in luce la
criticità della situazione che «non è ulteriormente accettabile, data la
connotazione sistemica ed ordinaria che la problematica ha assunto,
stante l’assenza di un resoconto analitico e complessivo della stessa ai
competenti Organi di indirizzo e Controllo, tale da consentire
l’individuazione di strategie altrettanto complessive e risolutive. Si
ritiene, pertanto, che la paventata straordinarietà della condizione
esposta, cui si è cercato di far fronte con provvedimenti parimenti
straordinari, esuli dal compito di controllo tecnico ascritto alla
Direzione Ambiente e si ritiene indispensabile, ed evidentemente
indifferibile, come già più volte rappresentato dalla Direzione
scrivente, condividere la questione con tutti gli Organi a vario titolo
competenti, per le valutazioni consequenziali»....
... Ma quant’è grave la situazione che riguarda la
“regolarità contributiva” dell’Amiu? Gli ultimi dati che possiamo
prendere in considerazione sono quelli relativi al bilancio di
previsione 2012 del Comune, pubblicati da Taranto Buonasera lo scorso
settembre. I revisori dei conti hanno preso in considerazione la
relazione del collegio sindacale dell’Amiu esprimendo «preoccupazione in
merito alla “continuità aziendale”». Tra le altre cose - scrivono - si segnala «all’organo amministrativo le
inadempienze di versamenti erariali e previdenziali che, per importo o
natura, si configurano come reato penale. In merito all’ingente debito
nei confronti dell’Inpdap, pari a 16.176.282 euro"... Più di 16 milioni
di euro, dunque. Cifra che lieviterebbe a 18,5 milioni di euro con le
somme spettanti all’Inps.
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