L’assessore al Lavoro, Leo Caroli, ha partecipato
questa mattina a due incontri con i sindacati confederali e con quelli
autonomi per la vertenza dei lavoratori delle pulizie delle scuole. Come
è noto, la vertenza interessa circa 3.500 lavoratori sull’intero
territorio regionale a fronte di circa 24.000 in tutta Italia.
Al termine delle assemblee è stato stilato un documento unitario,
sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil con Cisal, Fsi, Usb e Cobas insieme
allo stesso Caroli e ai capigruppo consiliari di maggioranza e
opposizione, che è stato indirizzato alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri e al Ministro dell’Istruzione.
“Come Regione infatti – ha spiegato Caroli – non possiamo aprire un
tavolo di trattativa, in quanto la Regione non è stazione appaltante, ma
la controparte è il Governo e il Ministero dell’Istruzione che ha
affidato le gare con il ribasso che comporterebbe la riduzione di
reddito per i lavoratori. Il ribasso diversificato da regione a regione
evidenzia poi il ritorno di una logica inaccettabile: quella delle
gabbie salariali, contro cui ci opporremo in ogni sede”.
Il documento unitario ribadisce che “le organizzazioni sindacali non
accetteranno alcuna frammentazione reddituale” e “ritengono ineludibile
l’annullamento della gara come risulta sia già avvenuto per altre
ragioni”.
“L’assessore Caroli – prosegue il documento politico, firmato tra gli
altri da Blasi, Zullo, Di Sabato, Pellegrino, Losappio, Lonigro e
dall’assessore al lavoro del Comune di Taranto – condividendo le istanze
rappresentate e sostenendole convitamene unitamente ai capigruppo e ai
consiglieri regionali di tutte le formazioni politiche, chiede al Miur e
alla Presidenza del Consiglio l’annullamento della gara, condicio sine
qua non per avviare un tavolo tecnico teso all’individuazione di
soluzioni positive per i lavoratori interessati ed il territorio
pugliese”.
“Tale impostazione – si legge – è condivisa e assunta dalle parti politiche e istituzionali presenti
che si impegnano sin da subito a sollecitare i parlamentari pugliesi
tutti ed il Governo a superare immediatamente ogni eventuale azione
ostativa alla positiva conclusione della vertenza, nell’indirizzo
esclusivo del mantenimento degli attuali livelli occupazionali e
retributivi”.
28.11.13A
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