L'incontro stesso, benchè fissato il 26 gennaio dallo stesso Sindaco, si è fatto questa mattina grazie alla massiccia presenza dei disoccupati che ha imposto a Stefano di non cavarsela con qualche parola in piazza Castello prima di entrare a Palazzo di città, ma di fare l'incontro formale nel Comune. E così è stato. Nell'incontro poi sono stati presenti anche l'Ass. al lavoro, l'ass. Lonoce e il dirigente Licciardello.
Diciamo subito le conclusioni e i prossimi appuntamenti.
- Domani, venerdì 7 marzo alle 10 il Comune sarà presente all'incontro già fissato tra Amiu e Slai cobas, benchè Stefano dopo aver garantito la sua personale presenza ha poi delegato l'ass. Scasciamacchia;
- nei primi giorni della settimana 17/21 marzo vi sarà un tavolo al Comune con la presenza della Confindustria; su questo nella tarda mattinata vi è stata conferma da parte dello stesso pres. Cesareo, che ha scambiato alcune parole con la delegazione dei Disoccupati Organizzati slai cobas, al termine di un suo incontro con sindaco;
- nel prossimo consiglio comunale, vi è l'impegno di Stefano a mettere al centro il varo di delibere per dare una prima immediata risposta occupazionale ai Disoccupati Organizzati in lotta nei lavori in corso d'opera in città, di competenza diretta dell'amministrazione comunale;
Altri impegni sono stati presi dal Sindaco:
incontro con la Regione per i corsi di formazione finalizzati al lavoro (bonifiche, raccolta differenziata, lavori portuali, ecc.); incontro col Prefetto per unire tutte le istituzioni sull'emergenza lavoro.
Ma il nostro giudizio resta negativo. Siamo ancora davanti a piccolissimi passi, ognuno di questi "strappato" solo grazie agli interventi incalzanti dello slai cobas e dei disoccupati e lavoratori presenti; si tratta inoltre di impegni essenzialmente ancora verbali e quindi non danno fiducia circa una volontà effettiva di dare risposte e fare atti concreti a fronte dell'emergenza lavoro.
Per questo i disoccupati e i lavoratori, anche dopo l'incontro durato più di un'ora, sono rimasti all'interno del Comune per altre due ore fino a che non si sono messe alcune date agli impegni presi (in particolare tavolo con la Confindustria)
Stefano anche stamattina si è trincerato sempre dietro altrui competenze (Ragione, governo), come dietro i vincoli di leggi.
Una atteggiamento "notarile" inaccettabile in tempi normali, figurarsi in una situazione grave come quella di Taranto.
Lo slai cobas ha detto nell'incontro: primo, che l'atteggiamento che pretendiamo è tutt'altro, prima si fanno atti, delibere, si adottano provvedimenti e quindi si mette la Regione, il governo a rispondere di fronte ad atti compiuti; secondo, che il Comune per i lavori di propria competenza (lavori di ristrutturazione, stradali, pulizie di parchi, "discariche" a cielo aperto, ecc); come per la raccolta differenziata e il ciclo rifiuti dell'Amiu, in cui il Comune è il socio unico di maggioranza, può e deve assumere decisioni in proprio.
Per questo il Tavolo che abbiamo cominciato deve essere "permanente", per mettere in atto dei passaggi concreti, per verificare gli impegni assunti, per vedere di volta in volta quali incontri fare, quale altre istituzioni o realtà investire.
I Sì e gli accordi verbali di Stefano non ci bastano affatto, lo abbiamo conosciuto; così come sappiamo bene come cambi facilmente posizione. Oggi, per esempio, visto evidentemente il fiato sul collo di più di 50 disoccupati e lavoratori, è tornato a dire che è giusto e legittimo che chi lotta abbia il lavoro, dopo che per mesi e mesi aveva respinto questa posizione dei Disoccupati Organizzati bollandola come illegale... Fino a quando manterrà questa nuova posizione?
Ma una cosa sicuramente positiva c'è. Ogni giorno i disoccupati che si organizzano con lo slai cobas, che partecipano in massa alle iniziative aumentano, e questo ci dà fiducia che possiamo e dobbiamo vincere!
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