al porto sempre si rischia il baratro.. piani non rispettati e scaricati sugli operai con la complicità attiva della mafia sindacale - senza l'autorganizzazione di classe e di massa degli operai TCT e appalto, più volte tentata ma con gli operai che non vogliono fare il passo fino in fondo.. il futuro per molti di essi e cassaintegrazione, mobilità, taglio dell'occupazione, riduzione di salari, perdita dei diritti e discriminazioni | ||
Il rischio concreto è che salti il banco con tutta la posta in palio.
Come già riportato ieri infatti, il rinvio al 2 aprile dell’udienza di
merito del giudizio deciso ieri dal Tar di Lecce Sezione I, è una
pessima notizia per l’inizio dei lavori al porto.
Ricordiamo che il ricorso in merito all’aggiudicazione definitiva della procedura ristretta accelerata per l’affidamento dell’appalto integrato per l’esecuzione dell’intervento denominato “Progettazione esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e realizzazione dei Lavori di Riqualificazione del Molo Polisettoriale - Ammodernamento della banchina di ormeggio”, è stato promosso dalla seconda classificata “A.T.I. Consorzio Stabile Impresteel S.C.R.L./Impresa Ottomano S.R.L./Favellato Claudio S.P.A.”, che ha contestato la tempistica del progetto presentato dal primo classificato, il consorzio formato dalle imprese “RTI C.C.C. Cantieri Costruzioni Cemento S.p.A./Salvatore Matarrese S.p.A./ Icotekne S.p.A”, a cui l’Autorità Portuale di Taranto aveva aggiudicata la gara con il decreto n.126 emesso il 20 dicembre scorso. Come si legge in un comunicato diramato nella giornata di ieri dall’Authority, il rinvio è stato dovuto al fatto che il consorzio di imprese ha comunicato di aderire all’astensione dalle udienze proclamata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce e, pertanto, nonostante le opposizioni al rinvio già formalizzate dall’Avvocatura dello Stato e dalla difesa del ricorrente per le rappresentate motivazioni di pubblico interesse legate alla urgente necessità di realizzazione dell’opera ed alla problematica occupazionale, il Collegio ha dovuto rinviare per forza di cose la discussione al 2 aprile 2014. |
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