(Dalla GdM di FABIO VENERE) TARANTO - Tamburi, partono le bonifiche. E, questa volta, il riferimento è proprio agli interventi di bonifica veri e propri almeno per quel che riguarda i terreni della cosiddetta zona «Sp 4». Si tratta di quelle aree che, oltre quattro anni fa, furono al centro di un’ordinanza sindacale che vietà di calpestare giardini e zone non pavimentate di una parte del rione Tamburi. In particolare, i cartelli che indicavano le aree off - limits furono sistemati lungo via Deledda, via Archimede ed in via Galeso. Queste, infatti, furono le vie principali per le quali il sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, accese il «semaforo rosso». Un paio di anni dopo, Stefàno firmò un’altra ordinanza sindacale che vietava di entrare in aree sterrate che insistevano in via Lisippo, via Troylo, via Machiavelli solo per citare alcune delle più importanti strade del quartiere per le quali c’è tuttora il divieto di entrare e, per i bambini residenti in quelle zone, di poter giocare liberamente. A questa bonifica sono interessate anche alcune scuole (Vico per 2 milioni 436mila euro, Gabelli per 973mila euro, Giusti per 1 milione 489mila euro) e si spera che gli interventi possano iniziare durante la chiusura estiva degli istituti. Riepilogato questo, come si riportava all’inizio, la prossima settimana inizieranno i lavori di bonifica che, così come la legge prevede, seguono quelli di caratterizzazioni e le conseguenti analisi di rischio. È opportuno, infatti, in questa fase ricordare la complessità e la molteplicità dei passaggi burocratici e normativi previsti per la bonifica di siti contaminati. Si procede, infatti, prima alla caratterizzazione dei suoli che accerta la presenza (o meno) di sostanze inquinanti, poi si effettuano le analisi di rischio per verificare, appunto, se le eventuali sostanze nocive siano o meno tollerabili per l’organismo ed infine si passa alla bonifica che, a sua volta, consiste nella rimozione di una parte del terreno contaminato. Ovviamente, tutti questi passaggi possono essere consumati solo dopo l’indizione, l’aggiudicazione e la relativa sottoscrizione di contratti siglati dopo bandi pubblici. Per quel che riguarda, invece, la scuola «Deledda», istituto scolastico - simbolo dell’inquinamento del rione Tamburi, il contratto è già stato firmato ed il 3 giugno verrà siglato il verbale di consegna delle aree per consentire alla ditta di intervenire. Importo dei lavori 2 milioni 543mila euro. Ed infine, per quel che riguarda il cimitero «San Brunone», nei prossimi giorni, verrà sottoscritto il contratto per la caratterizzazione dei terreni. In questo caso, il divieto d’accesso richiamato in un’altra ordinanza sindacale riguarda sette campi inumati in cui i defunti vengono sepolti sotto la «nuda terra», come si dice in gergo. In una nota il sindaco Stefàno e l’assessore ai Lavori pubblici, Lonoce evidenziano «le ricadute di queste attività sulla cittadinanza che vive e lavora al rione Tamburi». |
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