domenica 31 maggio 2015

Al Prefetto - denuncia Aperta violazione elettorale di Gianfranco Chiarelli Forza Italia e Studio 100

AL PREFETTO DI TARANTO

All'att.ne Dr. Lastella

URGENTE

Al Telegiornale di Studio 100 della ore 14 di oggi, 31 maggio 2015, giorno delle votazioni per l'elezioni regionali, vi è stato un lungo intervento di Gianfranco Chiarelli di Forza Italia, di esplicita propaganda elettorale. 

Uno spot in piena giornata di votazione.
Una aperta violazione della legge elettorale che vieta di fare propaganda, con qualsiasi mezzo dopo il venerdì precedente le elezioni.

SI CHIEDE, PERTANTO, AL SIG, PREFETTO DI INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE NEI CONFRONTI DEL CHIARELLI E DELLA LISTA DI FORZA ITALIA.
SI CHIEDE, ALTRESI' DI INTERVENIRE NEI CONFRONTI DELL'EMITTENTE TELEVISIVA 'STUDIO 100' PER AVER PERMESSO TALE VIOLAZIONE, SICURAMENTE PAGATO LAUTAMENTE.

SLAI COBAS per il sindacato di classe

Sono tutti "impresentabili"!

Schitulli
Emiliano filo Renzi
Poli Bortone
Cito fascista-razzista e pluricondannato...






...e il figlio scemo

NON VOTARE!

Lo Slai cobas per il sindacato di classe invita gli operai, i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli abitanti dei quartieri inquinati, e i cittadini consapevoli e onesti, a boicottare il voto regionale, a non cadere nell'eterno ricatto che il voto a questo o quel personaggio servirebbe a cambiare le cose, all'eterna stupidità del male minore, alla rassegnazione che si trasforma in delega e meno che mai alla demagogia cialtrona di vecchi e nuovi rottami politici che hanno fatto sempre e solo esclusivamente i propri interessi, usando le speranze e le disperazioni del popolo- vedi CITO.

I candidati a queste elezioni sono perfino peggiori di quelli che in Regione già c'erano.
La giunta Vendola aveva rappresentato una speranza e per molti aspetti ha cercato di rispondere a questa speranza. Le parole “alate”, la lotta alla precarietà, il rilancio culturale, sono state non solo intenzioni ma si sono tradotte in provvedimenti che sono state illusioni e delusioni entro la gabbia stretta delle politiche del capitalismo e dei suoi governi, da Berlusconi a Renzi, a cui Vendola non ha opposto solo parole e cogestione. Così abbiamo avuto lo stesso il peggioramento dei servizi sociali, la continuazione e l'aumento della precarietà, in un panorama di fabbriche in crisi, disoccupazione di massa, impoverimento crescente.
Anche sul terreno su cui Vendola aveva giocato alcune delle sue carte, l'ambientalismo di sinistra, la difesa del territorio e della salute dalle devastazioni della speculazione e del profitto,
Vendola e la sua compagine sono franati clamorosamente, fino a precipitare nell'abisso di essere imputati nell'inchiesta Ilva per complicità collusione con padron Riva.
Ma non c'è dubbio che i candidati attuali sono nettamente peggiori dello stesso Vendola.
Emiliano è un ex magistrato di destra che si tinge di sinistra, che raccatta voti con la demagogia a cui corrisponde poco o niente. Emiliano attaccando Vendola si spostare ancora più nell'ambito del governo Renzi e nell'area della destra reale, quella dei dei padroni e dei poteri forti.
Gli altri candidati Fitto/PoliBortone sono davvero la pura espressione di interessi e conservazione e ricerca di poltrone dell'arcipelago degradato dei servi ed ex-servi di Berlusconi, che si scannano tra di loro ma sono pronti a rimettersi insieme, imbarcando fascisti, razzisti, come Salvini e riciclando personaggi indegni come Cito - quest'ultimo da sempre servo di Berlusconi e di sé stesso continua nella sua operazione truffaldina di candidare il figlio come interposta persona.

Nessuno di questi può avere lontanamente la fiducia delle masse e nessuno operaio,lavoratore, precario,disoccupato, cittadino consapevole e informato può sperare che questi faranno qualcosa in più dei loro interessi e ancor più degli interessi dei padroni e del governo di questo paese.

Non Votare è quindi un atto di coscienza e dignità!
Non Votare è rifiuto della delega e dell'inganno!
Non Votare è legittimo e sacrosanto atto di sfiducia in questo Stato e in queste Istituzioni

NON VOTARE è espressione di fiducia e volontà di lottare per il lavoro, il reddito, la casa, la sanità, la scuola, la salute, l'ambiente, di contribuire a sviluppare la coscienza e l'organizzazione popolare necessaria alla trasformazione del nostro paese nel senso dei bisogni delle masse popolari
NON VOTARE è lottare per un nuovo potere nelle mani dei lavoratori e delle masse.

SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE - PUGLIA
VIA RINTONE 22 TARANTO
SLAICOBASTA@GMAIL.COM TEL.347-5301704
maggio 2015

I veri motivi per cui ieri come oggi gli avvocati dei Riva propongono il trasferimento del processo da Taranto

Pubblichiamo la presentazione del Dossier del circolo proletari comunisti di Taranto, uscito a settembre 2014, in cui è analizzata punto per punto la precedente istanza di trasferimento del processo Ilva fatta dai legali dei Riva (respinta poi dalla Cassazione). 
Ora, nell'udienza del 28 maggio, l'avv. di Nicola Riva ha riproposto questa richiesta. 
Con le dovute "differenze professionali", anche questa istanza dell'Avv. Annicchiarico, utilizza strumentalmente denunce, sofferenze, preoccupazioni dei lavoratori e abitanti di Taranto, prendendo di mira in particolare le motivazioni delle parti civili presentate dallo Slai cobas per il sindacato di classe di operai Ilva, lavoratori cimiteriali, cittadini dei Tamburi... 
Bene. Quando inizierà il processo dibattimentale saremo pronti allo scontro!


DAL DOSSIER: 
Sull’istanza di trasferimento da Taranto del processo Ilva

"...Lo scopo di questa istanza è chiaramente e bassamente quello di fare un processo in altra città e in un altro clima per svolgerlo in modo più coperto, per manipolarlo più facilmente, per farne realmente un processo-farsa in cui i Riva e i loro complici politici e istituzionali ne escano bene.
Ma per supportare questo basso interesse, gli avvocati padronali hanno molto lavorato e si sono spesi, scrivendo ben 168 pagine. Non hanno utilizzato soprattutto norme e codicilli, hanno, invece, utilizzato tutte le argomentazioni sociali, hanno usato pro domo loro ogni manifestazione di protesta, di denuncia, di preoccupazione, hanno affrontato vari lati, compreso quello psicologico, per evidenziare il clima esistente in città dal 2012; hanno fatto una cronistoria di quanto è successo a Taranto in questi due anni.
Hanno in questo, fatto man bassa, volgendole a vantaggio proprio e a giustificazione della "legittimità" della loro richiesta di trasferimento, delle stesse argomentazioni di denuncia sull'Ilva. sull'attacco all'ambiente, alla salute della popolazione di Taranto, fatte da varie forze in città.
Si può dire che il Capitale sa analizzare sè stesso e la società meglio di chiunque altro che si limiti alla sola denuncia.
Per questo noi diciamo da tempo: questo processo a Riva e complici è un processo politico, deve essere un processo politico, al sistema padronale, alla legge del capitale che sempre realizza i profitti sullo sfruttamento, e lì dove è necessario sull'uso a suo esclusivo vantaggio dell'ambiente, sullo spazzare via ogni diritto sia in termini di condizioni di lavoro sia di salute e sicurezza che diventi ostacolo alla sua esclusiva voracità; deve essere un processo al sistema politico, istituzionale che nella società borghese è per sua costituzione e programma generale al servizio del capitale, e di cui Taranto è un esempio chiaro.
Nel processo lo scontro con i Riva e i suoi complici istituzionali non deve essere a colpi di leggi, codicilli, di più o meno abilità tecnico-legali, nè lo dobbiamo delegare ai magistrati di cui non ci fidiamo, ma deve emergere lo scontro vero, la guerra di classe in corso.
Ed è il sentore della possibilità di questo vero scontro che è alla base dell'istanza di trasferimento e che noi non vogliamo affatto offuscare".