GIOVEDI' 7 SETTEMBRE ORE 18 PRESSO SLAI COBAS RIUNIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLA LOTTA DEI MIGRANTI A TARANTO.
Faremo il punto sulla attuale condizione dei migranti nei vari centri di accoglienza; sulle procedure, lente e in generale negative, per il riconoscimento del diritto d'asilo; sulla grave e assurda condizione dei migranti nell'hotspot dove devono aspettare mesi; sulla mobilitazione nelle altre realtà del sud.
Per inquadrare in maniera più generale la questione migranti, pubblichiamo sotto uno scritto di una compagna di proletari comunisti di Taranto.
"Sulla questione migranti occorre allargare lo sguardo a livello internazionale e parlare del processo capitalistico di movimentazione delle popolazioni.
E' fuor di dubbio che il fenomeno dell'immigrazione è legato agli interessi capitalistici a medio e a lungo termine e nonostante sul territorio ci siano state lotte anche proficue a favore degli immigrati, non hanno reso nè dato alla popolazione o in alcuni ambienti della sinistra l'idea dell'entità grave
del problema, infatti a breve visto l'aumento esponenziale di queste deportazioni di massa, verrà utilizzato per un attacco ai costi di lavoro, con probabili o quasi certi scontri tra la popolazione occidentale e i migranti.
Questa pratica è stata già sperimentata con l'emigrazione delle popolazioni del sud verso il nord Italia già fortemente industrializzato a spese della stessa popolazione meridionale. Queste emigrazioni hanno contribuito ad abbattere nelle zone industrializzate del nord i costi di lavoro, agevolando fortemente il capitalismo sia con lo sfruttamento delle zone represse e affamate al sud, sia per lo sfruttamento della classe operaia in genere e soprattutto al nord.
Sembra che questa fotografia assomigli alla situazione attuale con i migranti. E' vero che lo sfruttamento dei loro territori è abbastanza datato, ma questa spinta all'immigrazione così forte effettivamente è recente, quindi vista la forte implicazione e l'intreccio che si viene a creare tra popolazione occidentale e migranti con il mondo del lavoro, dovremmo porre maggiore attenzione alla questione migranti per attivare un percorso, sì di accoglienza e di solidarietà ma soprattutto di unità per condividere tutte le lotte sui nostri territori, pensando anche che non è leggenda che tra il 2030 e il 2050 si aggiungeranno vette altissime di disoccupazione grazie ad automatismi e automazioni che distruggeranno buona parte delle fasi lavorative.
E' per questo che solidarizzare con i migranti e fare della lotta comune e unitaria un "anello debole" del sistema imperialista, è necessario per contrastare questo processo globale che automizza e tende a distruggere l'intera umanità.
Questo ci dà una marcia in più a tutti, perchè il senso della lotta è un pò sopita in noi, i migranti sono infatti molto più determinati, hanno un animo più rivoluzionario, perchè hanno delle esigenze basilari, vengono dalla fame, dalle guerre e quindi sono le persone giuste per le lotte".
Da una compagna di proletari comunisti di Taranto
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