“ArcelorMittal giudica positivamente
l’incontro di oggi presso il Mise dedicato all’accordo di
programma per Genova“. Lo si legge in una nota diffusa in serata
dalla società siderurgica che afferma di condividere “la
necessità espressa da più soggetti di procedere a un
approfondimento e a un aggiornamento dei contenuti dell’accordo
alla luce del nuovo scenario e per questo si rende disponibile a un
chiarimento con gli enti locali genovesi e le organizzazioni
sindacali“. “A questo proposito, ArcelorMittal ricorda di aver
presentato un piano industriale per lo stabilimento Ilva di Genova
che comporta significativi investimenti e prevede importanti
soluzioni di sviluppo. Con ciò confermando – conclude la
nota – l’interesse di natura strategica per lo stabilimento
genovese“.
Soddisfazione per il riconoscimento
della validità dell’accordo di programma è stato espresso anche
da Marco Granara, segretario generale Cisl Genova. «Bene
la conferma della validità dell’accordo di programma, ma occorre
chiarezza sugli investimenti», afferma.
«L’Accordo di
programma del 2005 per l’Ilva di Genova è ancora pienamente
valido. Su
questo tutti i firmatari concordano e ArcelorMittal dovrà
tenerne conto nell’acquisto dell’Ilva. «È giunto il
momento però di passare agli approfondimenti specifici –
sottolinea – se ogni incontro è utile per snocciolare i
problemi non possiamo neanche far passare troppo tempo per chiudere
la partita. Bisogna giungere ad un buon accordo, senza fretta ma
anche senza indugiare, perché i lavoratori hanno bisogno di
certezze il prima possibile ed i tempi lunghi rischiano di far
perdere ulteriore mercato all’acciaio italiano». «Occorre –
conclude Colombini – iniziare a discutere impianto per
impianto, linea produttiva per linea produttiva, con tutti i numeri
e i dati che servono ad una discussione che riteniamo debba essere
proficua per entrambe le parti».
«Si alla revisione
dell’Accordo di Programma per Genova a patto che non ci siano
esuberi strutturali». È questa invece il segretario
generale Fim Cisl Liguria Alessandro Vella in una
nota. «Oggi a Genova – spiega il sindacalista
– lavorano 1490 di cui 370 in cassa integrazione
straordinaria che integrano lo stipendio con lavori di pubblica
utilità, ma ora non basta più la semplice solidarietà delle
istituzioni. . «Come è stato fatto nel passato – prosegue
Vella – siamo d’accordo, a una sua revisione per renderlo
operativo e garantire l’occupazione, lo sviluppo, le produzioni, e
i necessari investimenti e bonifiche per Genova. Per noi –
conclude Vella – restano però da chiarire alcuni spetti del
Piano Industriale relativi alla necessità di un maggiore
investimento sulla banda stagnata e nuovi prodotti, e sulla
possibilità di avviare un ragionamento rispetto alla ricerca e
sviluppo di materiali piani a Genova».
«Mittal ha riconosciuto
la legittimità dell’accordo di programma che per noi significa
riconoscere la piena occupazione di tutti i lavoratori» ha
detto il segretario generale della Fiom Francesca Re David
uscendo dal Mise.
«ArcelorMittal ha ribadito l’importanza
dello stabilimento di Genova per il rilancio dell’Ilva e
l’intenzione di portarlo alla massima efficienza utilizzando la
stragrande maggioranza delle aree. Noi riteniamo che a queste
condizioni non possano esserci esuberi». A ribadirlo è il
segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, a margine
dell’incontro. Alle sue parole fa eco anche Antonio Apa,
segretario generale della Uilm di Genova: «L’Accordo di
programma di cui discutiamo di fatto fu svuotato dalla mancata
realizzazione di quello che i Riva avevano a suo tempo annunciato.
Quel piano prevedeva addirittura un incremento dell’occupazione.
Oggi vedo l’opportunità di un consolidamento della produzione e
la salvaguardia dei livelli occupazionali, nessun lavoratore
escluso». «Vogliamo capire quali sono le potenzialità che Arcelor
Mittal mette in campo per correlarli all’accordo di programma, che
non può essere messo in discussione», ha detto ancora Apa. E
sul piano degli investimenti Apa ribadisce: «Riteniamo che i
123 milioni di investimenti presenti nel piano industriale siano
insufficienti, ma oggi l’azienda ha parlato di una seconda fase di
investimenti di cui ci auguriamo di conoscere al più presto i
dettagli nei prossimi incontri previsti per il 30 e 31 di
gennaio».
«Un confronto positivo che ha ripreso le questioni
già indicate nell’Accordo di Programma del 2005, compresa quella
delle aree e dell’integrazione tra attività portuali e attività
siderurgiche, e dove è stata ribadita sia l’importanza strategica
dello stabilimento di Genova per il rilancio dell’Ilva così come
l’unitarietà della trattativa». È questo il giudizio,
espresso in una nota ufficiale, del viceministro allo Sviluppo
economico, Teresa Bellanova al termine dell’incontro dove erano
presenti, tra gli altri, anche il Presidente della Regione Liguria e
il Sindaco di Genova. Adesso, rileva il viceministro, «Istituzioni
e impresa procederanno per singoli temi, affiancando così la
trattativa industriale che la prossima settimana prosegue con due
giornate su Taranto, il 30 e 31 gennaio con il Piano per Genova,
Novi, Racconigi e, in febbraio, con un calendario che stiamo
provvedendo a definire». L’obiettivo del Governo, conclude
la Bellanova, «rimarcato anche nell’incontro odierno, è
giungere all’Accordo tra Impresa e Parti sociali entro febbraio.
Fermo restando, naturalmente, la necessità che la discussione non
sia in alcun modo soffocata né inficiata».
Regione Liguria,
Comune di Genova e Autorità portuale esprimono grande soddisfazione
per il tavolo sull’Accordo di programma di Genova alla presenza
del ministro Carlo Calenda, e a cui hanno partecipato il presidente
di Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci,
il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar ligure
occidentale Paolo Emilio Signorini e gli assessori regionali allo
sviluppo economico Edoardo Rixi e al lavoro Giovanni
Berrino. «Auspicio comune resta il mantenimento dei livelli
occupazionali e il rilancio del sito produttivo nella speranza che
la trattativa nazionale possa continuare fuori dai tribunali
attraverso un costruttivo dialogo fra Governo e parti sociali», si
legge in una nota nella quale si sottolinea che l’incontro era
stato richiesto e sollecitato congiuntamente dalle istituzioni
locali. «Tutti i firmatari dell’accordo hanno convenuto
sulla vigenza e importanza nella trattativa su Ilva degli impegni
contenuti nell’accordo di programma stesso. Già nelle prossime
ore – afferma la nota – le istituzioni locali e i
commissari governativi incontreranno i rappresentanti di Arcelor
Mittal per approfondire il tema dell’utilizzo delle aree,
inscindibilmente connesso ai livelli occupazionali previsti
dall’accordo». «Regione e Comune hanno anche proposto di
individuare un ruolo di ulteriore e maggiore coinvolgimento della
Società per Cornigliano nella gestione del passaggio di proprietà
dello stabilimento, necessità sulla quale il ministro Calenda ha
convenuto e che verrà approfondita anch’essa nelle prossime ore
in un incontro fra i soci e i commissari governativi di Ilva»,
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