Ora USB e la Fiom dicono che loro lo avevano sempre detto... E' FALSO!
La Fiom ha dichiarato: “La Consulta ha riaffermato la prevalenza dell’interesse alla salute pubblica sulla produzione”
Addirittura la USB scrive che grazie alla "sue denunce che la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità del decreto 2015...", ed esprime "soddisfazione nel vedere fondamento giuridico alle proprie battaglie... "
MA DOVREBBERO SOLO VERGOGNARSI! Allora agli operai che non volevano tornare a lavorare all'AFO2 dissero invece di andare! Nessuno ora deve far finta di dimenticarlo!
Riportiamo quello che scrivemmo allora su questo blog e che denunciammo agli operai:
"Gli operai dell'AFO 2 protestano e i delegati sindacali fanno i rappresentanti dell'azienda.
"Lavorare qui è insicuro". Dopo il sopralluogo dello Spesal, i lavoratori non volevano tornare sul campo di colata.
Ma i delegati sindacali - di cui
vorremmo sapere nome e cognome - nonostante dal sopralluogo e dalle
prescrizioni dello Spesal appare chiaro che mancavano importanti misure
di protezione, che avrebbero salvato Alessandro - si fanno portavoci del
ricatto aziendale.
Quindi questi delegati, non hanno
fatto nulla prima per controllare e imporre misure di sicurezza e
continuano a coprire l'azienda dopo, giocando sulla pelle degli operai.
Questi sindacalisti vanno cacciati!
(Dalla Gazzetta del Mezzogiorno) - "...mercoledì sera, apprese le prescrizioni dello Spesal,
il personale addetto all'altoforno 2 si è rifiutato di lavorare restando
in sala mensa. Troppo elevato il rischio, secondo loro, ma soprattutto
tanta la tensione accumulata, anche sul piano emotivo, dopo l'incidente
occorso al loro compagno di lavoro...
È quindi partito prima un confronto tra Ilva e
sindacati, poi tra i sindacati e i lavoratori dell'altoforno 2, al fine
di chiarire la situazione. Secondo fonti sindacali, l'Ilva avrebbe
paventato la possibilità di fermare non solo l'altoforno 2 ma anche il 4
se l'attività sull'impianto non fosse ripresa regolarmente. L'Ilva si è
appellata al fatto che lo Spesal non ha bloccato l'impianto ma ha
ordinato degli interventi fissando un arco temporale entro i quali
eseguirli. Stesso concetto i delegati sindacali hanno poi riportato ai
lavoratori dell'altoforno 2 incontrati subito dopo l'azienda. «Sul piano
di colata di solito ci sono quattro addetti, ma l’altra notte - dicono i
sindacalisti - se ne sono presentati in sei. Abbiamo parlato, chiarito,
e alla fine, verso le 2, in quattro hanno deciso di tornare al lavoro».
SU L'USB SCRIVEMMO:
"...gli operai dell'Afo2 andarono dall'Usb a chiedere se dovevano o meno tornare a lavorare all'Altoforno dopo la morte di Alessandro Morricella; se dovevano seguire l'odine della Magistratura di sequestro o il decreto del governo Renzi.
E l'Usb, invece di dire loro, dovete seguire il vostro interesse a non rischiare la vita, quindi avete tutto il diritto di non andare a lavorare finchè l'azienda non mette in sicurezza l'impianto, disse: ANDATE A LAVORARE!"
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