Il licenziamento comunicato ai 21 lavoratori ex Pasquinelli dal 30 settembre dalla Coop L’Arca, di fatto è stato annullato dato che dal primo ottobre vi è stata continuità lavorativa. Qui la novità è l’impiego dei 21 lavoratori su altro servizio, questa volta appaltato dall’Amiu alla Cooperativa, interno al servizio di normale spazzamento di strade e aree pubbliche dell’Amiu.
Ma questo rinnovato rapporto lavorativo dovrebbe durare fino a fine anno; nel corso di questo lavoro questi lavoratori dovrebbero fare degli “stage formativi” sul nuovo impianto pasquinelli di selezione differenziata, ancora non in funzione.
E poi?
E qui sorgono i veri problemi.
Lo Slai cobas sc da sempre ha rivendicato che questi lavoratori tornino al loro lavoro durato 5 anni all’impianto pasquinelli, da dove sono stati mandati via per i lavori di automazione dell’impianto stesso, durati troppi anni.
Doveva, quindi, essere automatico che ora i 21 lavoratori, dopo un periodo di formazione sull’impianto, rientrassero alla pasquinelli a prescindere e senza alcun ostacolo.
E invece NO. Comune e Amiu hanno stabilito che i 21 lavoratori devono passare prima il concorso indetto dall’Amiu per 67 assunzioni.
Ma in questo modo i 21 lavoratori sono messi in un “calderone”, in cui già sono centinaia i partecipanti. E pur potendo avvantaggiarsi di punteggi per il lavoro precedente, non c’è alcuna garanzia certa di essere assunti (anche perché è stato messo uno sbarramento agli stessi punteggi).
Nello stesso tempo, lo Slai cobas ritiene che questa soluzione sia un danno anche per i disoccupati, che si troverebbero già con posti ”assegnati”.
E la giustificazione che questo sarebbe l’unico sistema “legale” per far assumere direttamente dall’Amiu i 21 lavoratori, non è accettabile. Tutti gli ostacoli legali si trovano solo quando c’è da riconoscere i diritti dei lavoratori!
Lo Slai cobas continuerà a battersi perché il rientro all’impianto Pasquinelli, con assunzione dell’Amiu per i 21 lavoratori sia certo, diretto e fuori da “soluzioni” ambigue e pasticciate.
IL 24 OTTOBRE, NELLA GIORNATA NAZIONALE DI LOTTA DECISA NELL’ASSEMBLEA NAZIONALE DI BOLOGNA, QUESTA QUESTIONE SARA’ PORTATA ALL’INTERNO DELL’INIZIATIVA CHE SI TERRA’ A TARANTO.
Slai cobas per il sindacato di classe
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