progetti di lavoro per tutti i 51 lavoratori, in particolare nelle bonifiche area industriale;
legare e finalizzare alla realizzazione di questi progetti i corsi di formazione;
no a soluzioni individuali, no a “bacini” da cui volta per volta delle ditte dovrebbero attingere singoli lavoratori per brevi periodi; ugualmente No a Lavori Socialmente Utili (LPU) per Comuni – così diventerebbe permanente lo stato di precarietà, quando invece sono molto necessarie bonifiche, o anche riconversione dell'attività dell'attuale Cemitaly;
in caso di acquisizione della fabbrica da parte di altre aziende, imporre la “clausola sociale” dell'assunzione dei lavoratori Cemitaly.
Sulla delocalizzazione, ciò che servirebbe non sono semplici “sanzioni” all'azienda, ma una legge per la requisizione di macchinari e struttura, a fronte di contributi pubblici, incentivi, sgravi dati all'azienda dai governi.
RSA SLAI COBAS CEMITALY
Giuseppe Farina
mercoledì 13 ottobre 2021
Al termine del corteo dello sciopero dell'11 otttobre, una delegazione è stata ricevuta in Prefettura - In essa l'Rsa Slai cobas della Cemitaly - Info
Al termine dello sciopero - manifestazione indetto dai sindacati di base tenutosi l 11 ottobre 2021,
L'Rsa Slai Cobas Cemitaly Giuseppe Farina, insieme ad altri rappresentanti
dei lavoratori in sciopero, sono stati ricevuti dalla PREFETTURA di Taranto.
Il reppresentante della Cemitaly ha sottolineato la volonta dei lavoratori
Cemitaly nel rigettare gli accordi facenti parte della procedura di
LICENZIAMENTO COLLETTIVO PER CESSAZIONE ATTIVITA, in quanto NON rappresentativi della volonta dei lavoratori.
Si è fatto portavoce dei LAVORATORI e della PIAZZA in merito alla vertenza
Cemitaly, illustrando il percorso storico, prima Cementir poi
Cemitaly.
E ha riferito le preoccupazioni dei lavoratori riguardo la palese intenzione dell'azienda di abbandonare sia in sito che i suoi lavoratori.
Ha chiesto, quindi, alla prefettura garanzie affinche ciò non accada, e questo potrebbe essere attraverso la confisca del sito e delle risorse necessarie alla sua TOTALE BONIFICA. Bonifica che andrebbe ad occupare i 51 lavoratori Cemitaly opportunamente formati.
Pertanto, ribadiamo le nostre proposte:
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