Dobbiamo batterci perchè tutti gli operai ex Ilva in cigs da fine 2018 rientrino in fabbrica, assunti da Acciaierie d'Italia.
Si dimostra sempre più, anche alla luce dei piani Mittal/Governo, che tutto l'accordo del 6 settembre 2018 era illegittimo, in violazione aperta dell'art. 2112 del cc.
Questo accordo, che, tra l'altro, oggi nessuno, nè padroni nè governo, vuole minimamente rispettare, deve essere cancellato. Solo lo Slai cobas ha presentato un esposto/denuncia contro l'insieme di quell'accordo.
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(dal Corriere di Taranto) - Sono due i lavoratori che tornano in azienda da dipendenti diretti di
Acciaierie D’Italia. Solo qualche giorno fa, il Giudice del Lavoro,
dott. Ciquera, ha ordinato ad Acciaierie d’Italia l’assunzione di un
altro lavoratore. Si tratta di un capo squadra con la mansione di
meccanico, del reparto Centrale Elettrica (Cet/1). Lo fa sapere USB
Taranto. La stessa sigla aggiunge della decisione del dott. Magazzino,
che dispone il ritorno in azienda, ed esattamente nel reparto Laminatoio
a Freddo ( Laf) di un operaio addetto all’ispezione della finitura
nastri. I dipendenti erano tra coloro che Arcelor Mittal, nell’autunno
del 2018, aveva escluso dalla lista dei lavoratori da assumere,
utilizzando criteri di scelta arbitrari.
Questi risultati si inseriscono nell’ambito dell’azione legale ex art.28
dello Statuto dei Lavoratori, promossa dall’ufficio legale dell’Usb,
rappresentato dall’avvocato Mario Soggia. Sono lavoratori ex Ilva in
Amministrazione Straordinaria, in cassa integrazione da fine ottobre
2018. Sono oltre venti le unità lavorative, inizialmente escluse, che
l’azienda è stata costretta ad assorbire per effetto delle sentenze del
Giudice del Lavoro.
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