"...possiamo stare a continuare a chiedere incontri con le varie santità che si susseguiranno nel corso delle ere ai vari ministeri, sappiamo benissimo però che l'unica via è quella dello sciopero, della lotta. Il 6 maggio scorso le quattro organizzazioni sindacali avevano assicurato che le iniziative non sarebbero finite lì, ci sarebbero state assemblee alle portinerie e nuovi scioperi, come al solito invece si è tornati a supplicare le varie entità sacre all'eterno servizio del portafogli dei padroni, quali i vari Giorgetti, intento a leccare il culo ad industriali e banchieri alla bisogna, interessato più che altro alla tenuta di un governo Frankenstein per non perdere il privilegio della carica; oppure, leggo dal comunicato di Fim, Fiom, Uilm, Usb, che ci si rivolge ad Orlando, un ministro fantoccio invisibile sino a due giorni fa che se ti fai un giro tra i lavoratori e chiedi chi è il ministro del lavoro ti guardano con gli occhi di un vitello il giorno prima di Pasqua.
Non è mai troppo tardi per chiamare gli operai a raccolta ed iniziare una lotta che possa definirsi tale".
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