Ieri presidio con forte impatto in piazza Della Vittoria - buona la partecipazione militante / diversi cittadini e immigrati si sono fermati a seguire gli interventi.
In forma chiara e combattiva, negli interventi abbiamo dato voce alla Resistenza armata palestinese e alle sue posizioni sull’accordo in corso, diffondendo anche un volantino con le posizioni di Hamas/Fronte popolare di liberazione della Palestina /Jihad islamica/Comitati di Resistenza,
Per far conoscere e difendere la posizione della resistenza e rilanciare su questa base la mobilitazione di massa.
Nell’iniziativa portata la battaglia in città per la liberazione di Anan, in vistadel presidio al carcere di Melfi di lunedì 13.
Infine annunciato lo scontro con la Meloni attraverso la denuncia alla Corte penale internazionale per complicità con il genocidio. Denuncia sottoscritta a Taranto dall’avvocata dello Slai cobas Antonietta Ricci, molto attiva da sempre nel comitato #iostoconlapalestina - Una iniziativa importante nel quadro della nuova fase della mobilitazione locale e nazionale
#iostoconpalestina

LE POSIZIONI DELLA RESISTENZA PALESTINESE
Comunicato stampa di Hamas:*
- Dopo negoziati seri e responsabili del movimento e le fazioni della resistenza palestinese in merito alla proposta del Presidente Trump a Sharm el-Sheikh, con l'obiettivo di porre fine alla guerra di sterminio contro il nostro popolo ed il ritiro dell'occupazione israeliana dalla Striscia di Gaza, il Movimento di Resistenza Islamico (Hamas) annuncia la conclusione di un accordo che prevede la fine della guerra di genocidio a Gaza, il ritiro dell'occupazione, l'ingresso di aiuti e uno scambio di prigionieri.....
- Invitiamo il Presidente Trump, gli Stati garanti dell'accordo e varie parti arabe, islamiche e internazionali a costringere il governo di occupazione ad attuare pienamente i requisiti dell'accordo e a non permettergli di eludere o ritardare l'attuazione di quanto concordato.
Rendiamo omaggio al nostro grande popolo nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme e in Cisgiordania, sia all'interno che all'esterno della patria, che ha dimostrato un orgoglio, un eroismo e un onore senza pari e che ha affrontato i piani dell'occupazione fascista che prendevano di mira loro e i loro diritti nazionali. Questi grandi sacrifici e queste prese di posizione hanno sventato i piani di sottomissione e sfollamento dell'occupazione israeliana.
Affermiamo che i sacrifici del nostro popolo non saranno vani e che rimarremo fedeli alla nostra promessa e non rinunceremo ai diritti nazionali del nostro popolo, alla libertà, all'indipendenza e all'autodeterminazione.
Comunicato del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
Il raggiungimento dell'accordo di cessate il fuoco e avviarne la prima fase è un risultato significativo e il primo passo di un lungo cammino verso la fine delle sofferenze del nostro popolo. È tempo che il genocidio finisca. È il frutto della leggendaria fermezza (Sumud) dimostrata da Gaza e dal nostro popolo palestinese, degli enormi sacrifici dei martiri, dei feriti e dei prigionieri, e della tenacia della coraggiosa resistenza che ha affrontato l'aggressione fino a questo momento.
Rendiamo omaggio al nostro popolo, sia in patria che all'estero, e ai nostri martiri, feriti, prigionieri e dispersi, che hanno incarnato le più belle immagini di sacrificio e tenacia. Il nostro popolo ha sopportato ciò che nessun altro popolo ha sopportato e, nonostante la distruzione, i massacri e la fame, l'occupazione sionista ha fallito nel raggiungere i suoi obiettivi e non ha raccolto altro che delusione, vergogna e isolamento.
L'accordo attuale ha superato i "no" e gli obiettivi sionisti. È l'unica opzione praticabile nelle circostanze attuali e il suo successo dipende dal rispetto dello stesso da parte dell'occupazione sionista e dalle chiare garanzie USA che impediscano ogni procrastinazione. Il nostro obiettivo ora è continuare a lavorare per porre fine una volta per tutte al genocidio, ottenere un ritiro completo dalla Striscia di Gaza, rompere l'assedio e porre fine alle sofferenze del popolo.
Rifiutiamo la tutela straniera e affermiamo che l'amministrazione di Gaza deve essere puramente palestinese, con la partecipazione araba e internazionale alla ricostruzione e al recupero.
l mondo oggi è al nostro fianco e sostiene il nostro diritto alla libertà e all'autodeterminazione. Il movimento globale deve continuare a perseguire l'occupazione e i suoi leader anche dopo il raggiungimento dell'accordo di cessate il fuoco, affinché la Palestina possa rimanere viva nella coscienza mondiale fino alla fine dell'occupazione.
Jihad Islamica Palestinese
Il movimento della Jihad Islamica Palestinese...accogliendo con favore l’accordo, ha sottolineato che “ciò che è stato raggiunto non è stato un favore da parte di nessuno, ma piuttosto il frutto della fermezza del popolo e dei sacrifici dei combattenti della resistenza”.
La dichiarazione recita: “L’accordo di cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri con il nemico sionista non sono stati un regalo di nessuno. Pur non negando gli sforzi arabi e internazionali, sottolineiamo gli enormi sacrifici compiuti dal nostro popolo palestinese e il coraggio dei suoi combattenti che hanno affrontato le forze nemiche con rara audacia. Senza questo, la resistenza non sarebbe stata in grado di imporre le sue condizioni al tavolo dei negoziati”.
La Jihad Islamica ha concluso la sua dichiarazione sottolineando che “il sangue dei martiri è ciò che ha reso possibile questo risultato”, aggiungendo: “Il nostro popolo non dimenticherà mai i suoi martiri che hanno aperto la strada a questo momento, in cui il nemico è costretto a fermare la sua aggressione”.
Comitati di Resistenza in Palestina
L’accordo raggiunto.. per fermare l’aggressione sionista, l’olocausto e il genocidio nella Striscia di Gaza è il frutto e il risultato della leggendaria fermezza di Gaza e del suo popolo resistente. La posizione e la risposta unita delle fazioni della resistenza, nonché il loro rifiuto di sottomettersi all’equazione genocidio o resa, hanno sventato tutti i piani del nemico. Chiediamo che vengano continuati tutti gli strumenti di pressione arabi, islamici e internazionali sull’amministrazione statunitense e sull’entità sionista per garantire l’attuazione dell’accordo in tutte le sue fasi. Rendiamo omaggio ai martiri del nostro eroico popolo, compresi i civili disarmati, i leader e i combattenti a Gaza, in Cisgiordania e in tutte le arene di confronto e sostegno in Yemen, Libano, Iraq e Iran.

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