FOGGIA
– Cinquanta lavoratori africani hanno deciso di ribellarsi e denunciare, lo sfruttamento subito, la scorsa estate,
nelle campagne da parte dei caporalì stranieri e del datore di lavoro
foggiano
La scorsa estate erano in 287 a lavorare nei campi di
pomodoro di una grossa azienda agricola locale, tra Foggia e l'Alto
Tavoliere. "Terminato il periodo della raccolta, spariti nel nulla i due
caporali che li avevano illegalmente reclutati, i lavoratori – rende
noto la Fai Cisl – hanno denunciato ai carabinieri di San Severo di non
aver ricevuto alcun corrispettivo per tutto il lavoro svolto nei mesi di
agosto e settembre 2012". Di fronte al rifiuto di pagare da parte
dell’impresa, in questi giorni i braccianti di origine africana hanno avviato 50 vertenze di lavoro, tutte già
sottoscritte dai migranti, sviluppando i relativi conteggi tariffari,
per chiedere all’azienda il pagamento delle spettanze.
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