Dal Corriere di Taranto:
“Per il sindacato non solo non devono esserci licenziamenti, ma deve
anche essere garantita la continuità economica, sui diritti legge e di
contratto. Pertanto, la continuità delle condizioni complessive del
lavoratori va mantenuta nella sostanza“. Lo affermano in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto
riferendosi alle proposte illustrate quest’oggi da ArcelorMittal nel
vertice che si è tenuto al MiSe nell’ambito del negoziato per la
cessione dell’Ilva. “II prossimo incontro – aggiungono le sigle sindacali tarantine – è
previsto per il 13 aprile e se non dovessero esserci delle modifiche
importanti sulle rivendicazioni sindacali, continueranno a venir meno le
condizioni per proseguire la trattativa“. Le organizzazioni sindacali ricordano inoltre che la cordata acquirente “ha
confermato quanto sottoscritto con il contratto di aggiudicazione del 5
giugno che prevede discontinuità lavorativa, 8848 dipendenti al
completamento del piano industriale, taglio dei salario relativo alla
contrattazione di secondo livello. ArcelorMittal è ferma sulle posizioni
iniziali e sembra non volersi discostare dalle stesse, impedendo di
fatto l’avvio della trattativa sindacale“. Fim, Fiom, Uilm e Usb “hanno ribadito – concludono – che le condizioni poste al tavolo dalla multinazionale sono irricevibili“.
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