Il 2013 è stato un anno molto difficile per l'Ilva ma tra fine anno e
gennaio 2014 ci sono segnali positivi. Le vendite stanno risalendo. È il
punto centrale della seconda relazione del commissario straordinario
dell'Ilva, Enrico Bondi, che «fotografa» l'andamento dell'azienda sino
alla fine dell'anno scorso.
«Eventi straordinari esterni», come il sequestro giudiziario di 1,8
milioni di tonnellate tra semilavorati e prodotti finiti, poi sbloccati a
maggio con la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge 231 del
2012, e «problemi tecnici» agli impianti, «hanno condizionato per tutto
il 2013 sia l'attività produttiva che quella commerciale, peraltro –
sottolinea Bondi – in un contesto di congiuntura sfavorevole nel settore
siderurgico internazionale». Tuttavia, rende noto il commissario, nel
periodo 1° ottobre-31 dicembre le vendite si sono attestate su 1,705
milioni di tonnellate, «in aumento dell'1,6% sul trimestre precedente».
In particolare, «nell'ultimo trimestre 2013 è continuato il graduale
riposizionamento del gruppo sul mercato, seppure ostacolato da una
congiuntura di settore ancora fortemente sfavorevole che incide
negativamente sui volumi-prezzi di vendita e sulla marginalità». Bondi
parla anche di un gennaio 2014 con «soddisfacente» volume di vendite.
«È stato varato un articolato programma di manutenzione straordinaria –
afferma Bondi –. Gli investimenti nel 2013 sono stati di circa 166
milioni di cui 106 per gli interventi Aia». Inoltre, «nel primo
trimestre 2014 sono previsti investimenti per 300 milioni, di cui 170
relativi all'Aia. Il totale degli ordini per gli interventi Aia emessi
al 31 gennaio è di circa 506 milioni, di cui 350 dall'1 giugno 2013»
(Bondi è stato nominato commissario il 4 giugno). E sull'Autorizzazione
integrata ambientale c'è un ulteriore dettaglio: rispetto al 20
novembre, l'importo relativo a interventi realizzati e ordini di
acquisto emessi è aumentato, al 31 gennaio, di circa 49 milioni, pari
all'11%. Altro elemento positivo citato da Bondi, già evidenziato nella
prima relazione, riguarda l'indebitamento: «la posizione finanziaria
netta è rimasta pressocchè inalterata rispetto a inizio 2013» nonostante
i significativi problemi avuti.
Citando i dati dell'Arpa Puglia, Bondi sottolinea come dimostrino «una
presenza di sostanze inquinanti significativamente inferiori ai limiti
Ue». Quindi precisa: «Ulteriori miglioramenti sono da attendersi» e «con
l'obiettivo di monitorare le aree potenzialmente interessate da
emissioni, sono state acquistate 60 telecamere, di cui 48 sono
installate e in funzione» con «un impegno finanziario di oltre 2
milioni». Infine, conclude Bondi, ridotte le emissioni visibili delle
cokerie e «sono in corso attività di sperimentazione di nuovi sistemi e
nuove procedure volte all'ulteriore contenimento delle emissioni
visibili. Tali sperimentazioni, se dovessero giungere a buon fine,
potrebbero anche comportare l'ottenimento di un brevetto per una nuova
tecnologia di contenimento emissioni dalle cokerie».
Ieri pomeriggio, intanto, Bondi e Ronchi hanno incontrato a Roma il
nuovo ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, al quale hanno
illustrato «la complessa situazione degli impianti e gli interventi
necessari per proseguire nell'opera di risanamento dell'Ilva delineata
nell'Aia e nel piano ambientale in via di definitiva approvazione».
Galletti si è impegnato ad accelerare il varo del Dpcm sul piano
ambientale, attualmente al vaglio del ministero della Salute.
I NUMERI
506 milioni: Gli ordini per gli interventi Aia emessi al 31 gennaio, di cui 350 dall'1 giugno 2013 (periodo dal quale è in carica il
commissario Bondi)
60: Le telecamere acquistate
Con l'obiettivo di monitorare le aree potenzialmente interessate da
emissioni, sono state acquistate 60 telecamere, di cui 48 sono
installate e in funzione
+1,6%: Le vendite tra il 1° ottobre e il 31 dicembre le vendite si sono attestate su 1,705 milioni di tonnellate, +1,6% sul trimestre precedente
Nessun commento:
Posta un commento