Sono stati tre giornate intense, interessanti, che hanno posto questioni centrali per la lotta delle donne e spunti, stimoli teorici, ma anche di linea politica e di prassi conseguente, su cui tornare a riflettere e approfondire.
Vi è stata una partecipazione di realtà e compagne importanti per le lotte che fanno e dirigono; sono soprattutto lavoratrici, precarie, operaie, che nelle loro realtà sono quotidianamente impegnate nelle battaglie contro gli attacchi alle condizioni di lavoro e di vita particolarmente opprimenti verso le donne e sulle lotte generali delle donne, da Milano a Pavia da Bologna alla Toscana, da L'Aquila a Taranto, a Palermo, ecc.
Nel pomeriggio del venerdì 19 vi è stata anche la partecipazione e intervento delle compagne di Rete Campagne in lotta, da anni impegnate nelle lotte dei migranti, braccianti del foggiano, e che ora hanno aperto il fronte della condizione e organizzazione delle lotte delle donne migranti. Si è realizzato un utile scambio di esperienze e confronto tra le realtà delle migranti/braccianti nei ghetti, vittime di tratta e le lotte delle lavoratrici immigrate nelle fabbriche del nord.
Il dibattito non è stato affatto scontato. Quando si è fatto riferimento alle esperienze ricche di lavoro, di lotte delle lavoratrici, alla battaglia come donne nei sindacati di base, è stato fatto per rielaborarle, riflettere su di esse, per analizzarle e socializzarne i lati positivi, ma anche i limiti, la necessità di far